Il giudice istruttore Piero Antonio Bonnet ”deve ancora raccogliere alcune testimonianze, e questo avverra’ nei prossimi giorni”, ha spiegato padre Lombardi. Poi ”gli interrogatori formali di Gabriele saranno l’ultima cosa che avverra’ nella fase istruttoria: e tutto questo dovrebbe avvenire entro una decina di giorni da oggi”.

Quindi con la prossima settimana e l’inizio di quella successiva ”il giudice ritiene di terminare la fase di raccolta delle informazioni e dei nuovi interrogatori di Gabriele, definendo poi la situazione della custodia cautelare”. Questa, essendo scaduto il primo termine dei 50 giorni, ”verra’ prorogata, ma non di altri 50, bensi’ di alcuni giorni”, necessari alla chiusura della fase istruttoria. Le condizioni di salute di Gabriele, da 50 giorni in cella con l’accusa di furto di documenti riservati del Papa, “non destano preoccupazioni”, ha riferito il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, rettificando le notizie di stampa su un presunto stato di forte disagio psicologico del detenuto. “Ho avuto elementi informativi tranquillizzanti”, ha spiegato ai giornalisti padre Lombardi, dicendo di averne parlato con il difensore di Gabriele, avvocato Carlo Fusco. “L’avvocato ha detto di averlo trovato sereno, che trae conforto nella preghiera, in una condizione di salute tranquilla, non preoccupante”, ha riferito padre Lombardi. “Nell’ambito di quest’indagine nessuna rogatoria è stata fatta in Italia”, ha ribadito Lombardi. La commissione dei cardinali che indaga in Vaticano sulle fughe di notizie, presieduta dal card. Julian Herranz, “prevede di concludere questa settimana il suo lavoro di audizioni e di preparazione del suo primo rapporto”, ha riferito il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, spiegando che i cardinali “incontreranno il Papa la prossima settimana per presentargli i risultati del loro lavoro e delle loro indagini”.

 

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