Arrestato dalla polizia di Stato a Caserta un pregiudicato ritenuto appartenente al clan Belforte e condannato a un anno e 8 mesi per estorsione continuata aggravata proprio dall’avere agito avvalendosi della forza di intimidazione derivante dall’appartenenza al clan Belforte di Marcianise.
Si tratta di Vincenzo Di Vilio, residente a Santa Maria Capua Vetere. E’ stato bloccato stamane da personale della Squadra Mobile di Caserta e del Commissariato Ps di Marcianise. La condanna definitiva si riferisce alle attivita’ perpetrate tra il settembre e l’ottobre del 2008 da Di Vilio e da altri emissari dei “Mazzacane”, nei confronti dei titolari della Ditta “Impresud”, aggiudicataria del servizio di nolo di cassoni per il deposito dei rifiuti solidi urbani per il comune di Caserta. L’uomo, “insieme ai suoi complici, e per conto del clan camorristico, aveva imposto” agli imprenditori “il pagamento della somma di 15.000 euro, da corrispondere suddivisa in tre rate da 5.000 con scadenza nei periodi canonici di Natale, Pasqua e Ferragosto”. Agli stessi imprenditori, riferisce la nota della polizia, “era stata anche richiesta una ingente tangente di 100.000 euro in relazione alla progettata realizzazione di un grosso deposito a Marcianise”. Il 20 ottobre 2008, Di Vilio insieme a un complice fu arrestato, in flagranza di reato, per tentata estorsione in danno degli imprenditori in questione, e quindi per tali attivita’ vessatorie. In seguito a indagini coordinate dalla D.D.A. di Napoli, nell’ambito della cosiddetta operazione “Pizzo su Pizzo” i due, insieme ad altri tre emissari dei Belforte, venivano colpiti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo campano.