“Certo che sposero’ Anna, dobbiamo solo aspettare i tempi del mio divorzio, ma, appena avremo i documenti a posto, lo faro’. Fosse domani, fra un mese o entro l’anno. Poi bisogna vedere se lei vuole sposarmi. Il dolore che abbiamo affrontato insieme ci ha reso piu’ forti”. Cosi’ Gigi D’Alessio, sul numero di ”Chi” in edicola da domani rivela i suoi progetti di nozze con Anna Tatangelo, alla quale e’ legato da quasi otto anni e con la quale ha un figlio di due anni e mezzo, Andrea. Dell’ambiente musicale dice: “Mi danno fastidio i preconcetti. Non piaccio a tutti, ma neanche a me piacciono tutti gli artisti, solo che non dico mai ”questo mi fa schifo”.

Invece con me lo fanno. Mi reputo uno fortunato, ma non sto nella musica per caso”. E svela di non essere stato contattato da Ligabue per il concerto benefico per l’Emilia che si terra’ a settembre a Campovolo: “Non mi ha chiamato, ma onestamente ognuno fa le sue scelte. Se non mi chiamano perche’ preferiscono altri o perche’ non c’e’ spazio per tutti, lo capisco, non si possono chiamare 150 artisti. Comunque, se Ligabue mi avesse chiamato, ci sarei andato, non mi sono mai tirato indietro: se la mia presenza serve a vendere anche un solo biglietto in piu’, io ci sono”. Della sua citta’, Napoli, D’Alessio dice: “Ci siamo sentiti per telefono con il sindaco De Magistris, sono favorevole a chi fa bene per la citta’ e lui sta facendo un buon lavoro. Mi auguro che possa durare nel tempo”. Il cantante parla, infine, dei lutti che lo hanno colpito, la perdita del padre e del fratello. “Mi manca la telefonata di mio padre. Quando facevo una cosa buona, mi chiamava per dirmi: ”Sono orgoglioso di te”. Quando sono diventato padre a 19 anni, sapevo che avrei sempre potuto bussare ai miei genitori. Ora mi sento come uno arrivato al piano piu’ alto, sopra di me non c’e’ nessuno”.

 

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