“Questo è il primo ferragosto, dopo quattro anni, senza Berlusconi al governo e si dovrebbe poter festeggiare. Invece, c’é poco da festeggiare e da stare allegri in questo agosto che la maggioranza degli italiani sta passando a casa, senza poter andare in ferie, con l’angoscia e la preoccupazione di quel che ci aspetta a settembre”.
E’ quanto scrive sul suo blog il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Se lo dicessi io – prosegue – mi accuserebbero di essere eversivo e populista, ma è la stessa badessa Fornero, non Di Pietro, a dire che l’autunno sarà bollente per via dei licenziamenti. Insomma, è certo che la disoccupazione, già stratosferica, salirà ancora. Non scenderanno, in compenso, le tasse. Anzi, la mazzata vera dell’Imu arriverà con la prossima rata. Il governo continua a dire che abbasserà le tasse, ma è solo un trucco per fare propaganda e illudere i cittadini. Per fare calare davvero le tasse, infatti, nella situazione in cui ci troviamo e in cui ci troveremo nei prossimi mesi, bisognerebbe avere il coraggio e la capacità di sterzare, cambiando drasticamente strada. Bisognerebbe far pagare chi non ha mai pagato, scommettere sullo sviluppo nei fatti e con le leggi, invece che solo a parole, abbattere la burocrazia e la corruzione che tengono lontani gli investimenti esteri, restituire i diritti ai lavoratori, perché un Paese in cui chi lavora non ha diritti è un Paese disperato e privo della spinta necessaria per riprendersi e uscire da questo tunnel. Non sto dicendo che basterebbe cambiare governo per uscire dalla crisi. Sto dicendo che una cosa è fare sacrifici senza ottenere nulla in cambio e senza che servano a niente, tutt’altra cosa, invece, é farli vedendo che finalmente pagano anche le caste e le cricche dei privilegiati. C’é un solo modo per cambiare strada: di qui al prossimo ferragosto devono essere i cittadini a farsi sentire con tutti i mezzi consentiti dalla democrazia. I referendum, per cui noi dell’Italia dei Valori inizieremo a raccogliere le firme in ottobre, indicano quell’orizzonte. Se a firmarli saranno milioni di italiani, sarà impossibile ignorare quel segnale”.