Magnati arabi, russi e kazaki. Sono loro ad animare il turismo de La Maddalena, ad affollare le strade e le marine che lambiscono l’isola sarda, disertate dai vip nostrani. “Sono pochissimi gli italiani in giro”, raccontano gli isolani, “e sono gli stranieri a far si’ che La Maddalena non risenta troppo della crisi economica”. L’anno difficile dell’economia internazionale ha investito l’isola sarda che, tra giugno e luglio, ha visto crollare le presenze anche fino al 50%.
“Adesso, ad agosto – racconta il gestore di Porto Massimo Boats – la situazione e’ migliorata e ci sono turisti, ma non si puo’ ridurre un’intera stagione a una ventina di giorni”. Troppo poco per un’isola che vive di turismo e che aspetta per tutto l’inverno la stagione estiva per mostrare le sue bellezze naturali. Ristoratori e albergatori, dunque, si leccano le ferite per il crollo delle presenza ma c’e’ anche chi, sull’isola, non riesce a non sorridere, grazie all’ondata inaspettata proprio dei super ricchi dell’est. “Con loro – racconta all’Adnkronos Andrea Orecchioni, titolare ed ideatore del notissimo ristorante La Scogliera – arriviamo a vendere anche 70 chili di aragoste al giorno, con gli italiani ci fermiamo ad una decina”. Orecchioni e’ uno di quelli che sono riusciti ad aggredire la crisi economica e a macinare utili anche in questa difficile estate. “Prevediamo di chiudere la stagione con un 25% in piu’ rispetto all’anno scorso”, spiega ed e’ un bel risultato, merito, di certo, delle buone intuizioni che hanno avvicinato i russi al suo ristorante. “Ci chiamano dalle loro barche che arrivano anche a 70 metri e – racconta Orecchioni – dopo averli fatti attraccare nel nostro parco privato, portiamo tutti a terra con il nostro tender. Una volta a terra, sono accolti nel nostro giardino con un flu’te di Champagne”. Un ottimo aperitivo, dunque, seguito da una cena, o, piu’ spesso, da un pranzo, rigorosamente a base di pesce. Soprattutto aragosta. “Con russi, kazaki e arabi – precisa appunto Orecchioni – arriviamo a vendere anche 70 chili di aragoste a sera, con gli italiani ci fermiamo ad una decina”. Una bella differenza. Che si nota, anche, sull’abbinamento enologico preferito: “Moet Chandon e Christal, cosa altro se no?”. Un colpo d’occhio diverso sull’isola, quello di Ernesto Massimetti, scrittore, autore del libro ‘Manuale di sopravvivenza nella capitale del glamour’, pubblicato da Zonza. ”La Maddalena e’ sempre stata un’isola un po’ snob – racconta all’Adnkronos Massimetti – Un’isola intellettuale. Vi passavano le vacanze Gian Maria Volonte’ con la sua compagna, l’attrice Carla Gravina, ma anche Roberto Beningni ed Eugenio Scalfari, l’architetto Boeri”. ”Ma lo ripeto La Maddalena e un’isola a parte, poco mondana. Non ama le passerelle e i defile’ – scherza ancora Massimetti – Anche se, a mio avviso, negli anni ha perso numerose opportunita’ soprattutto dal punto di vista turistico, e’ sempre rimasta fedele a se stessa. La Maddalena e’ l’isola di Garibaldi – ha proseguito – Ne sono coscienti i suoi abitanti”. ”Pochi arabi e molti russi questa estate, anche se solo per poche ore, il tempo di un aperitivo, di una cena in un locale tipico. Una presenza mordi e fuggi – aggiunge – D’altra parte – sottolinea – isola ‘ribellistica’, nonostante sia stata la sede, per molti anni, delle basi americane. Meta’ corsa, meta’ ligure con un dialetto che non si trova in altre zone della Sardegna, La Maddalena non si e’ mai inorgoglita della sua presunta internazionalita”’.