Aveva 82 anni, Neil Armstrong, il primo ”moonwalker”, ovvero il primo uomo ad aver messo piede sulla Luna. Ai primi di agosto era’ stato sottoposto ad un’operazione al cuore per l’impianto di bypass, e il suo decorso post-operatorio andava benone . In quei giorni, il numero uno della Nasa, Charles Bolden,

ha scritto sulla pagina Facebook dell’agenzia spaziale Usa: ‘Armstrong e’ un vero eroe americano”, il suo ”spirito pionieristico gli sara’ utile in questo momento difficile e l’intera famiglia della Nasa ha la sua famiglia in cima ai propri pensieri e nelle preghiere”. Uno spirito pionieristico che lo ha portato a compiere quello che lui stesso defini’ ”un piccolo passo per un uomo, un balzo per l’umanita”’, quando, come comandante della storica missione Apollo 11, il 20 luglio del 1969 scese dalla scaletta del modulo ‘Lem’ sul suolo lunare. L’ex astronauta viveva con la moglie nei pressi di Cincinnati. L’iconica impronta del piede di Armstrong impressa nel pulviscolo della superficie lunare e’ pero’ con ogni probabilita’ ancora li’. E come afferma la Nasa nel suo sito web ”potrebbe restarci per un milione di anni”, perche’ ”sulla Luna non ci sono venti che possano spazzarla via”.

 

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