La Guardia di Finanza di Vallo della Lucania, a Montano Antilia, nel salernitano, ha arrestato in flagranza di reato un operaio marocchino di 27 anni per aver segregato in casa per diversi giorni la moglie, una connazionale di 22 anni.
I militari, attivati dalla Sala operativa del Comando Provinciale di Salerno attraverso il servizio di pubblica utilita’ 117, si sono diretti tempestivamente presso l’abitazione della giovane ed hanno immediatamente constatato l’impossibilita’ della donna di potersi allontanare da casa. In lacrime e palesemente provata, la giovane ha gettato dal balcone un biglietto con il quale ha richiesto l’aiuto dei militari lamentando che il marito le impediva di uscire e di contattare i propri familiari. Mentre alcuni finanzieri hanno prestato soccorso alla donna, altri hanno rintracciato il marito e lo hanno condotto presso l’abitazione al fine di ricostruire l’accaduto. Una volta entrati, i militari si sono accertati delle condizioni di salute della ventiduenne e hanno constatato che l’unica via di accesso risultava chiusa dall’esterno e che al balcone era stata applicata una recinzione in rete metallica alta piu’ di due metri. La giovane donna ha raccontato agli investigatori di essere rinchiusa in casa da diversi giorni e di temere ulteriori privazioni da parte del marito che non accettava la sua intenzione di ritornare nel Paese di origine. Le fiamme Gialle hanno informato la locale Procura della Repubblica e hanno proceduto all’arresto in flagranza del marocchino per il reato di sequestro di persona perpetrato nei confronti della moglie. L’Autorita’ giudiziaria ha disposto la misura degli arresti domiciliari presso un luogo diverso dalla dimora abituale rinviandolo al giudizio direttissimo in virtu’ della reale possibilita’ di reiterazione del reato e del grave pericolo per l’incolumita’ della donna.