In Italia la benzina più cara di tutta l’Unione Europa, complice il fisco. Il prezzo al consumo della verde è al primo posto con uno scarto di 27,4 centesimi rispetto alla media europea. Per il gasolio siamo al terzo posto, dietro Regno Unito e Svezia,
con uno scarto di 30,2 centesimi. Lo rivela un’indagine del Centro Studi Promotor condotta sui dati ufficiali della Commissione europea aggiornati al primo settembre. Dai numeri emerge che l’Italia guadagna la maglia nera per il caro-benzina a causa della componente fiscale. Per quanto riguarda la verde, lo scarto con gli altri paesi è dovuto per 23,5 centesimi alle tasse e per 3,9 centesimi a un prezzo industriale maggiore. Sul gasolio il peso del fisco è ancora più pesante: per la componente fiscale lo scarto sulla media europea è di 34,9 centesimi, compensato però da un prezzo industriale inferiore alla media di 4,7 centesimi. Secondo i dati della Commissione Ue, il prezzo medio europeo della verde è di 1,596 euro/litro, mentre in Italia si attesta a 1,870. Dietro al nostro Paese ci sono Svezia (1,862 euro/litro), Grecia (1,838) e Olanda (1,782). Il pieno più economico è in Romania, dove la benzina costa 1,335 euro al litro. Per il diesel la media europea è di 1,492 euro/litro. In questo caso, Il primo posto spetta al Regno Unito (1,794 euro/litro), seguito dalla Svezia (1,789) e dall’Italia (1,759), mentre si risparmia di più in Lussemburgo (1,320).