PADULA – In due mesi di apertura, dal 2 agosto 2012 , la mostra “Storie Certosine” ha fatto registrare un buon numero di visitatori con circa 20mila tagliandi staccati alla Certosa di San Lorenzo, a Padula (SA). L’esposizione, curata dalla Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino, diretta da Gennaro Miccio, resterà aperta al pubblico fino al 31 ottobre 2012. In questo periodo, quindi, i visitatori che si recheranno a Padula, oltre alla consueta visita al monumento, potranno ammirare ancora la mostra “Storie Certosine”.
. L’esposizione, allestita nell’Appartamento del Priore, è composta da una serie formata da quattro dipinti – olio su tela del XVIII sec (1^metà) – provenienti dalla Certosa di San Martino (Napoli) che raffigurano alcuni momenti di vita certosina all’interno di un Monastero. La mostra è visitabile tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle 19.30 (ultimo ingresso alle ore 19.00, ndr) , tranne il martedì (riposo settimanale, ndr).
“STORIE CERTOSINE”
La storia
Il 29 luglio del 1813 il Sotto Intendente del Distretto di Sala Consilina, scriveva all’Intendente della Provincia di Principato Citra, con sede a Salerno: “… spedisco al momento alla Direzione del Signor Intendente della Provincia di Napoli tutti gli oggetti di belle arti e libri ch’esistevano nella soppressa Certosa di S. Lorenzo la Padula… Quadri di diversa specie e misure, ch’esistevano nella Chiesa, Refettorio e Capitolo de’ monaci, in totalità n° 172 …”
Tutte le opere dovevano confluire nel Real Museo di Napoli, ove il Re francese aveva intenzione di “comporre una vasta galleria di arte moderna”. Dopo di allora, nessuna notizia dei quadri della Certosa di Padula. Molti anni dopo, nella Certosa di San Martino a Napoli, una serie formata da quattro dipinti, raffiguranti alcuni momenti di vita certosina all’interno di un Monastero, rimanda alla Certosa di San Lorenzo di Padula per via delle ambientazioni delle scene. Queste ultime, infatti, presentano come sfondo architettonico alcune strutture facilmente riconoscibili del cenobio padulese. In un quadro, in particolare, è palesemente ritratta la sua maestosa facciata in pietra locale. Con l’attuale mostra, dal titolo Storie Certosine, i quattro dipinti – olio su tela, ascrivibili alla prima metà del XVIII secolo e attribuiti dagli storici dell’arte della Certosa napoletana all’artista Nicola Malinconico – vengono esposti nella Certosa di San Lorenzo a Padula. Questo grazie al gentile prestito accordato dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli, da cui attualmente dipende la Certosa di San Martino. SPONSOR: Banca di Credito Cooperativo di Sassano – Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano – Fondazione della Comunità Salernitana – Onlus – Pro-loco Sassano – Grand Hotel Certosa – Cardinale Group.
Le immagini (v. allegato) vengono fornite dalla Soprintendenza destinate ai giornalisti per le segnalazioni dell’evento sulle testate, e non possono essere utilizzate per altri usi (Copyright / Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino).
La Certosa di Padula, fondata nel 1306, riconosciuta dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1998, nel 2002 è stata inserita dalla Regione Campania nel novero dei Grandi Attrattori Culturali, si estende su un’area di 51000 mq tra spazi coperti, chiostri ed aree verdi, ed è il simbolo della continua osmosi tra vita contemplativa e vita vissuta, tra ascetismo e creatività.
Il monumento è visitabile dalle 9.00 / 19.30 (ultimo ingresso alle ore 19.00). Chiusura settimanale il Martedì (intera giornata).
L’ingresso è gratuito per tutti i cittadini appartenenti all’Unione Europea, di età inferiore ai 18 anni e superiore ai 65, per disabili e ad un loro familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria .
L’ingresso gratuito è consentito anche a particolari categorie di studenti o insegnanti (architettura, storia dell’arte,ect.).
Il biglietto, pari a 4 €, è ridotto del 50% per i giovani di età compresa tra i 18 anni e i 25 anni così come per gli insegnanti di ruolo nelle scuole statali italiane.
L’ingresso, invece, al parco della Certosa è gratuito.