NAPOLI – “Penso che sia giunto il momento che il presidente Cesaro chiarisca la sua posizione e faccia sapere a tutti quali sono le sue reali intenzioni in ordine alle notizie che circolano da un po’ sugli organi di stampa relative all’ipotesi di sue dimissioni da presentare entro la fine di questo mese.

Dimissioni, prodromiche alla sua candidatura alle elezioni politiche, che di fatto determinerebbero lo scioglimento del Consiglio e della Giunta provinciale con un conseguente lungo periodo di commissariamento dell’Ente”. Così, in una nota, il capogruppo di Futuro e Libertà alla Provincia di Napoli, Enrico Flauto. “Siamo usciti da un po’ dalla maggioranza – continua Flauto – ma riconosciamo tuttavia a Cesaro lealtà e franchezza: dica pertanto una volta e per tutte con chiarezza ciò che intende fare per il suo futuro e per quello della Provincia. Si metterebbe così fine al clima di incertezza che l’Ente vive e che sicuramente non aiuta la struttura nello svolgimento della sua attività amministrativa, rallentando l’erogazione dei servizi di propria competenza”. “O forse Cesaro – chiede l’esponente di Fli – sta pensando di lasciare anche in seguito al decreto emanato ieri che prevede l’incandidabilità per 10 anni degli amministratori che portano i propri Enti al dissesto? C’é forse qualcosa, specie dopo il taglio dei fondi statali, che per la Provincia di Napoli pare ammonti a circa 40 milioni di euro, che i consiglieri ancora non sanno? Quale è la reale situazione economica dell’Ente? Cesaro ha forse paura che un eventuale default della Provincia gli impedisca di candidarsi alle politiche?”. “In questo caso – sottolinea – mentre per de Magistris, nell’ipotesi di dissesto al Comune, qualche alibi ci sarebbe, per Cesaro, invece, che governa già da tre anni, la responsabilità politica ricadrebbe interamente su di lui, perché ha avuto tutto il tempo per correggere i conti, a partire dalle partecipate, accettando le indicazioni che più e più volte Fli, ma non solo, gli ha fatto pervenire, per raddrizzare la rotta e per condurre l’Ente fuori dalle secche. Si è voluto troppe volte mettere la testa sotto la sabbia, perpetuare comportamenti scellerati che oggi mettono a serio rischio la vita dell’Ente”. “Tuttavia – conclude Flauto – noi siamo dell’idea che, al posto di prolungare questa lunga agonia, Cesaro debba dimettersi subito, in maniera tale da accelerare tutti i processi di trasformazione in atto e dare ai cittadini un Ente maggiormente in grado di soddisfare i propri bisogni”. (ANSA).

 

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