SPARANISE – Come da tradizione, anche quest’anno l’amministrazione comunale di Sparanise guidata dal sindaco Mariano Sorvillo ha voluto rendere onore alle Forze Armate Italiane e festeggiare la giornata dell’Unità Nazionale.

Il corteo, preceduto dalla banda musicale, che era composto dai membri della locale sezione dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, è partito da piazzetta Santa Caterina per giungere in piazza Giovanni XXIII. Per il Comune di Sparanise erano presenti il vice sindaco Giancarlo L’Arco ed il comandante dei caschi bianchi Giovanni Fusco. Come sempre non ha fatto mancare la sua presenza il maresciallo Piefrancesco Bardi, comandante della locale stazione dei carabinieri in rappresentanza dei militari. Giunto in piazza Giovanni XXIII il corteo si è radunato dinanzi ai monumenti dedicati ai caduti di tutte le guerre dove, con il sottofondo della banda musicale, c’è stata la deposizione di un corona di alloro in ricordo dei caduti. Tutti i partecipanti sono poi entrati nella chiesa dell’Annunziata dove don Ernesto Messuri, parroco di Sparanise, ha officiato una santa messa in ricordo dei tanti martiri della città caduti nel corso dei conflitti mondiali che hanno dilaniato il secolo scorso.

 

Dopo le autorità religiose è poi toccato a quelle cittadine spiegare ai tanti presenti l’alto valore civile e morale che una giornata come il 4 novembre rappresenta per l’Italia. Commovente il discorso del presidente dell’ANCR sparanisana, Gaetano Scarallo che ha voluto sottolineare l’impegno dei tanti padri che non si sono sottratti alla chiamata della storia anche a costo di pagare il prezzo più alto, mettendo al primo posto prima l’Unità d’Italia e oggi la salvaguardia della Pace nazionale e internazionale.

Sono onorato di aver preso parte alla cerimonia – ha commentato il vice sindaco L’Arco –  che ha un altissimo valore simbolico. Personalmente ho avuto l’onore di svolgere il servizio di leva e nutro il massimo rispetto per chi si è sacrificato per la patria ed ha reso l’Italia una nazione libera. Il senso dello Stato, l’identità nazionale e l’amore per la Patria sono i valori fondanti che un popolo ha il dovere di ricordare anche perché rappresentano un baluardo inespugnabile a garanzia della pace e della solidarietà tra le nazioni.

 

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