Sei presunti affiliati al clan dei Casalesi-gruppo Schiavone sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta su ordine dei pm della Direzione Distrettuale Antimafia.
I militari hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare a carico degli indagati emessa dal gip presso il tribunale di Napoli con l’accusa di associazione mafiosa ed estorsione con l’aggravante di aver agito con metodo mafioso. I 6 arresti rappresentano il prosieguo di un’altra operazione che a settembre dello scorso anno aveva portato all’arresto di altri 9 affiliati al clan Schiavone. Vittima dell’estorsione un rivenditore di auto di Curti, nel casertano.
Rra i sei presunti affiliati alla fazione Schiavone del clan dei Casalesi raggiunti questa mattina da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Napoli per associazione camorristica ed estorsione aggravata dal metodo mafioso c’è anche il giovane Mario Caterino. Caterino è considerato dagli investigatori del Reparto Operativo di Caserta e dalla DDA che ha coordinato le indagini una nuova leva del clan, inserito nell’organigramma dal padre Carmine, 51 anni, nel tentativo di riorganizzare la fazione dopo l’arresto di Nicola Schiavone avvenuto nel 2010.
Il giovane fu già arrestato nel maggio scorso, quando era ancora incensurato, per gli stessi reati; durante le indagini emerse come il padre gli avesse consegnato, mentre era detenuto, un pizzino con la lista degli imprenditori da sottoporre ad estorsione. Con il 21enne sono stati raggiunti dal provvedimento il padre Carmine, Romolo Del Villano (51 anni), Carlo Bianco (44 anni), Nunzio Clarelli (34 anni) e Massimo Diana (35 anni), tutti già detenuti dal settembre 2011 quando finirono in carcere per delle estorsioni ad un caseificio di Capua.