La Guardia di Finanza sta eseguendo una serie di arresti nei confronti di funzionari pubblici e dirigenti del ministero delle Politiche Agricole e di imprenditori per reati contro la pubblica amministrazione. Complessivamente sono 11 i provvedimenti emessi dalla procura di Roma nei confronti degli indagati. Il reato ipotizzato dai magistrati è corruzione e turbativa d’asta. La procura ha anche disposto il sequestro di beni per un valore di 22 milioni di euro.

Gli indagati nell’indagine che ha portato all’arresto di funzionari e dirigenti del Ministero sono complessivamente 37. Degli 11 provvedimenti emessi dalla procura di Roma, sei sono custodie di ordinanza cautelare in carcere e cinque agli arresti domiciliari. Tra i destinatari dei provvedimenti c’è anche il capo della segreteria del sottosegretario Braga, Giuseppe Ambrosio.Ambrosio è stato anche capo di gabinetto dei ministri Zaia e Galan. L’inchiesta che ha portato all’arresto i funzionari e dirigenti del Ministero delle Politiche agricole “é un piccolo trattato di sociologia della corruzione inquietante”. Così il procuratore aggiunto di Roma, Nello Rossi, ha descritto la situazione all’interno del Ministero sottolineando che “c’era un vero e proprio giro di privilegi e malaffare”. Ci troviamo di fronte a un sistema in cui c’é una spesa pubblica che dovrebbe essere interessata a favorire un settore importante come l’agricoltura e la pesca – ha aggiunto – e che invece viene distorta e inquinata da un’attività corruttiva diffusa”.

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