GIUGLIANO – “Se sullo stir di Giugliano ho mentito chiedo all’assessore Romano di denunciarmi”. Così, in una nota, Antonio Amato, presidente Commissione regionale bonifiche ed ecomafie. “L’assessore Romano è molto impegnato e purtroppo chi lavora tanto può sbagliare – afferma Amato in merito alle polemiche nate dopo il sopralluogo di ieri allo Stir di Giugliano – La commissione e i giornalisti nel sopralluogo hanno verificato che in quello Stir la biostabilizzazione non si fa e i tecnici ci hanno spiegato che non si è mai fatta.

Ma forse ingegneri e responsabili della Sapna, per oscure ragioni, hanno mentito, forse l’odore nauseabondo dell’umido tritovagliato giacente nei depositi dove si dovrebbe fare la biostabilizzazione hanno ottenebrato menti e occhi nostri e dei giornalisti. Quindi, se ho dichiarato il falso, chiedo all’assessore di denunciarmi, e nel frattempo di inviarci una relazione dettagliata sullo stir di Giugliano che certifichi che in quell’impianto si fa la biostabilizzazione”. “Per quanto riguarda l’impianto di digestione anaerobica per la Forsu, da farsi sempre a Giugliano, in nome della reciproca collaborazione istituzionale, invierò all’assessore Romano il cronoprogramma del progetto preliminare allegato al bando di gara per la sua realizzazione pubblicato ad ottobre di quest’anno e da espletarsi a gennaio – spiega – Certo per la mera realizzazione dell’impianto potrebbero bastare 24 mesi, ma, l’iter complessivo, come confermato dal Rup della gara contattato questa mattina dagli uffici della commissione, prevede, se tutto andrà nel migliore dei modi e non ci saranno intoppi procedurali, 52 mesi, che ci porteranno al 2017 per l’entrata in funzione dell’impianto”. “E’ nero su bianco pure sul sito della Sapna. Prima di raccontare all’Europa che questo impianto di digestione anaerobico sarà pronto nel 2015 – continua Amato – suggerirei all’assessore di verificare quanto indicato. Piuttosto, mi interrogherei anche sulla congruità di una tariffa di conferimento che, a base di gara, è di 100 euro a tonnellata. In fondo, chi si aggiudicherà la gara gestirà per 15 anni un impianto che produrrà energia elettrica”. “Sui rifiuti – conclude il presidente della Commissione Regionale – abbiamo necessità di verità e trasparenza, quella che si acquisisce, come ha sempre fatto questa che è una commissione di controllo, verificando sul campo quanto avviene, studiando le carte e rendendo possibile, ogni qual volta è fattibile, l’accesso diretto agli organi di informazione, sì che la realtà non venga raccontata secondo il filtro dei nostri desiderata, ma in risposta alla verità fattuale. Di certo, con spirito bipartisan continueremo a collaborare con l’assessore Romano, e come già fatto per Agrimonda a Mariglianella e in parte per il Cantariello a Casoria, speriamo di giungere a buoni risultati, a partire dall’area di Frattamaggiore sulla quale stiamo sinergicamente lavorando e per la cui bonifica siamo certi dell’impegno dell’assessore”.

 

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