Il Nas dei carabinieri di Livorno ha notificato nei giorni scorsi gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari ed informazione di garanzia, emessi dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Massa, al direttore dell’U.O. di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale ‘Ss Giacomo e Cristoforo’ di Massa, ad altri 4 dirigenti medici dello stesso reparto e a 6 persone incaricate, per conto di altrettante aziende di settore, della promozione e commercializzazione di protesi ortopediche.

Dall’attivita’ d’indagine condotta dal Nas di Livorno e coordinata dal pm Federico Manotti, e’ emerso che nel corso di almeno 45 interventi chirurgici di artroprotesi eseguiti tra il 2007 e 2009, hanno, in qualita’ di primi operatori, consentito l’accesso in sala operatoria a persone non qualificate e sprovviste di adeguati titoli di studio, permettendo loro l’esecuzione di atti propri dell’attivita’ sanitaria. Oltre ai 5 medici, l’indagine ha quindi consentito di identificare 6 persone, tutte ufficialmente presenti negli ambienti ospedalieri in qualita’ di agenti di commercio di prodotti per l’ortopedia (comunemente conosciuti nel settore con il termine di ‘specialist’). L’ipotesi accusatoria riguarda l’esercizio abusivo della professione sanitaria, commesso da queste persone in concorso con i medici che hanno permesso ed agevolato la condotta illecita. Nei confronti di questi ultimi e’ stato inoltre ipotizzato il reato di falso ideologico, nella considerazione che gli stessi, per coprire l’illecita attivita’, omettevano sistematicamente di annotare sul registro operatorio la partecipazione degli ‘Specialist’ agli interventi chirurgici presi in esame. L’attivita’ investigativa, in tutti i casi presi in esame, non ha evidenziato alcuna problematica connessa al corretto impianto delle protesi.

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