BENEVENTO – Le attività di raccolta, spazzamento e e di trasporto dei rifiuti e di smaltimento o recupero inerenti la raccolta differenziata continuano ad essere gestite dai Comuni. Lo attesta una circolare firmata in data 17 gennaio dall’assessore regionale Giovanni Romano e controfirmata dal Coordinatore dell’Area Raimondo Santacroce inviata in queste ore alle Autorità e ai Soggetti pubblici interessati.
La precisazione fa seguito al decreto legge governativo del 14 gennaio 2013, n. 1 che reca disposizioni urgenti in materia di rifiuti. Nella circolare regionale illustrativa del provvedimento si precisa che “resta fermo l’obbligo dei Comuni di servirsi dei Consorzi di bacino in liquidazione e del relativo personale, anche al fine di evitare duplicazioni di costi erarialmente sanzionabili”. Nella nota della regione infine si invitano i Comuni a definire idonei piani di rientro delle quote consortili ancora dovute. Sul documento questo il commento dell’assessore provinciale di Benevento Gianluca Aceto. “La nota Romano-Santacroce dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che le competenze sul servizio integrato dei rifiuti sono dei Comuni. Le Province, pertanto, in virtù dell’ultimo orientamento normativo di Governo e Regione, non hanno alcun ruolo. Dalle anticipazioni di stampa si evince che i Comuni, attraverso gli ATO, dovrebbero assumere anche la competenza sull’impiantistica. Purtroppo non è dato sapere altro, poiché in tanti mesi non è stato mai possibile discutere in Regione dell’impianto legislativo. Per il bene della regione e dei cittadini, spero che queste scelte siano premianti e funzionali. Ho molti dubbi in merito: mi pare che i Sindaci, finalmente, stiano capendo la necessità di mettersi insieme per abbattere i costi e mantenere i servizi. E mia pare insostenibile che gli impianti – produttivi, improduttivi, a rischio ambientale etc.. – siano scaricati sui Comuni. Lascio confinati tali dubbi entro le mie convinzioni personali e sottolineo soltanto questo: accusare il sottoscritto e la Provincia di Benevento di essere inattivi e, contestualmente, certificare che le Province campane non hanno competenze per attivarsi, mi sembra una contraddizione evidente e clamorosa, sulla quale invito l’assessore Romano a fare un’opportuna riflessione”.