Il banchiere Ettore Gotti Tedeschi è appena arrivato in procura a Siena per essere sentito sull’acquisizione di Antonveneta da parte di Monte dei Paschi di Siena. Sembrerebbe aggravarsi intanto il quadro accusatorio ipotizzato dai pubblici ministeri di Siena che indagano su Mps.

Alcuni quotidiani riportano oggi la notizia che la Procura indaga il vecchio management anche per associazione per delinquere volta a truccare i conti in un unico disegno criminoso. Ma interviene la procura a fermare la fuga di notizie. Considerata “l’infondatezza” di alcune notizie relative all’inchiesta Mps, la Procura di Siena “sta valutando l’apertura di un procedimento penale per insider trading ed aggiotaggio”.

Lo scrive il procuratore di Siena, Tito Salerno, in un comunicato ufficiale della Procura. “Considerata l’infondatezza delle notizie circa le iniziative che questa Procura della Repubblica sarebbe in procinto di adottare con riferimento alle indagini relative alla banca Monte dei Paschi di Siena”, si legge nella nota, il procuratore “rende noto che sta valutando lì’apertura di un procedimento penale per insider trading ed aggiotaggio, trattandosi di società quotata presso un mercato regolamentato nazionale”. Il Tar del Lazio ha convocato sabato 2 febbraio il D.g. Fabrizio Saccomanni, e il Responsabile della Vigilanza di Bankitalia, Luigi Signorini (o di un loro delegato) per acquisire “documentati chiarimenti” in ordine al via libera di via Nazionale ai Monti-Bond per Mps.

Il Tribunale ha così accolto una richiesta presentata dal Codacons. Non si saranno Saccomanni e Signorini sabato in audizione, ma gli avvocati dell’istituto centrale. E’ quanto si apprende da Via Nazionale. Il Tar deve decidere in merito al ricorso presentato dal Codacons lunedì nel quale si chiede di annullare la delibera in cui il Direttorio ha dato parere favorevole al Tesoro sui Monti Bond da 3,9 miliardi di euro. La procura di Trani ha aperto un fascicolo di indagine per l’ipotesi di omessa vigilanza a carico di Bankitalia e Consob nella vicenda di Mps. Il fascicolo è contro ignoti. Nell’inchiesta, avviata su esposto dell’Adusbef, si ipotizzano i reati di truffa, manipolazione del mercato e aggiotaggio.

Il fascicolo è stato assegnato dal procuratore, Carlo Maria Capristo, al sostituto Michele Ruggiero che si occupa di reati finanziari e che ha già in corso inchieste sulla vendita di prodotti derivati riconducibili a Mps negli anni 2009-2010. “L’apertura del procedimento – ha precisato Ruggiero – è una atto dovuto in relazione all’esposto presentato un paio di giorni fa da Adusbef”. Al momento, nel fascicolo non figurano persone indagate.

 

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