POMIGLIANO D’ARCO – La lettera del segretario cittadino del Pd a Pierluigi Bersani sul caso Fiat Pomigliano D’Arco 8 Febbraio 2013: Il Segretario cittadino del Pd di Pomigliano D’Arco , Michele Tufano , scrive a Pierluigi Bersani chiedendo di intervenire sulla vicenda che vede coinvolti i lavoratori della Fiat di Pomigliano. Una lettera che nasce a seguito dell’incontro svoltosi ieri a cui oltre ai vertici cittadini del Pd han preso parte i lavoratori e l’ex sindaco Michele Caiazzo.

“Caro Segretario- scrive Michele Tufano , segretario cittadino del Pd- ti scrivo dopo un incontro che abbiamo avuto ieri ,giovedì 7 febbrario, con i 19 lavoratori Fiat assunti in Fabbrica Italia Pomigliano lo scorso novembre dietro disposizione della Corte d’Appello di Roma. Dopo che un Tribunale della Repubblica Italiana ha imposto al Lingotto la riassunzione , dopo tre settimane di corsi di formazione, la mortificazione che oggi si ritrovano a subire questi 19 lavoratori, e con loro l’intera nostra comunità, è inaccettabile. La decisione di retribuirli regolarmente privandoli della possibilità di tornare al loro lavoro in fabbrica , oltre che incivile e discriminatoria , è in netto contrasto con la nostra Carta Costituzionale. Ma il Gian Battista Vico non è terra di nessuno. Ormai la partita non è più tra Marchionne ed i suoi operai , ma tra FIAT e l’Italia reale, con le sue istituzioni , i suoi giudici e la sua Legge. Noi che conosciamo bene la retorica del ‘’Noi siamo quello che facciamo’’, sappiamo come obbligare a non ‘’ fare’’ voglia significare non ‘’essere’’ e corrisponda all’annullamento della persona, dei suoi diritti , ad un umiliazione inaccettabile per un Paese che ha sancito il diritto al lavoro come diritto fondamentale ponendolo alla base dell’ ordinamento Repubblicano. Ciò che è in gioco oggi è il rispetto della nostra Costituzione. E allora se il territorio Pomiglianese , ed in particolare quello del Gian Battista Vico, fa ancora parte del territorio nazionale Italiano, e se quegli uomini, prima ancora che lavoratori iscritti a qualche sindacato, sono ancora Cittadini Italiani, non possiamo assistere inermi a ciò che sta accadendo. Mi appello a te , caro Segretario, che ,ci auguriamo, guiderai il venturo Governo Progressista affinché richieda l’intervento urgente dei massimi organi istituzionali che hanno il compito di imporre il rispetto dei principi Costituzionali”

 

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