NAPOLI – In un quadro generale caratterizzato “da un’assenza di controlli sull’utilizzo dei fondi europei”, che porta “il piu’ delle volte a sprechi”, va segnalata “l’attenzione della Regione Campania e del presidente Caldoro, che su questo tema ha costuito un’apposita commissione, che sta lavorando bene”.

Il procuratore regionale Tommaso Cottone, inaugurando l’anno giudiziario della Corte dei conti in Campania, evidenzia la discontinuita’ rispetto al passato registrate in Campania nell’attivita’ amministrativa. Una parziale inversione di tendenza che riguarda anche il settore della sanita’, dove “i dati forniti dal subcommissario segnalano che il disavanzo iniziale e’ stato in gran parte assorbito e le proiezioni stimate per fine 2012 porterebbero a un dimezzamento rispetto al 2011 del debito”. “Raccogliamo questo riconoscimento e apprezzamento e teniamo conto delle azioni sulle quali proseguire con forza ed efficacia – dice il presidente della Regione, Stefano Caldoro – Condividiamo anche la valutazione complessiva della crisi presente nelle relazioni, con il sistema dei controlli”. Alla luce dei dati Istat, Caldoro si chiede se si puo’ continuare su questa strada “garantendo allo stesso tempo non solo buona spesa, correttezza e controllo, ma anche i livelli essenziali delle prestazioni nella sanita’, nei servizi pubblici, nell’ambiente e nel sociale”. Un interrogativo rivolto alla politica, che deve mettere in campo una “forte azione, che da una parte riesca a controllare e fare una buona spesa, dall’altra a garantire crescita, perche’ e’ la crescita che garantisce il Pil, mentre gli stessi dati dimostrano che l’aumento della pressione fiscale non aumenta la ricchezza e le sole azioni di inasprimento per trovare le coperture non fanno crescere il Paese. Le due cose devono andare di pari passo”.

 

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