Sara’ per la capacita’ di recuperare antiche tradizioni o per la tendenza a portare nell’impresa i concetti di qualita’ della vita e di rispetto della natura. Fatto sta che l’agricoltura campana si tinge di rosa e a dire dai risultati e’ una novita’ che fa tanto bene al mondo delle imprese. Secondo i numeri di Coldiretti, la Campania, assieme alla Sicilia, e’ la prima regione d’Italia per imprese agricole rosa. Piu’ di un terzo delle aziende ha infatti un capo donna per un totale di oltre 25mila attivita’, nel solo Avellinese sono oltre il 22% del totale.

Ma i numeri non parlano da soli. Sempre secondo lo studio dell’associazione, il principale merito delle donne e’ quello di aver reinventato il concetto di impresa agricola aprendo il mondo delle aziende a settori in precedenza inesplorati: a cominciare dalle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio o dal recupero di antiche varieta’ di prodotti, passando per le fattorie didattiche e la pet-therapy fino ad arrivare alla biocosmesi e alle cura alternative del benessere.

”C’e’ un’innata capacita’ dalle donne – dice il presidente di Coldiretti Napoli, Filomena Caccioppoli – nel saper coniugare le sfide del mercato con il rispetto dell’ambiente, la qualita’ della vita e il contatto con la natura. In questo momento di crisi, si tratta di valori aggiunti che possono contribuire al vero rilancio del nostro tessuto imprenditoriale”.

E i numeri di Coldiretti Campania lo confermano. Le imprese rosa sono tra le poche che nel 2012 hanno sfidato la crisi e, in un contesto generale di decrescita, hanno registrato un piccolo, ma significativo aumentano dello 0,5%. In generale l’agricoltura e’ uno dei settori in cui si registra la crescita maggiore, la presenza femminile e’ del 16% del totale, solo di poco inferiore, per esempio, al commercio che ricopre il 20%.

In Campania, nell’arco di poco piu’ di 10 anni, le imprese a conduzione femminile sono passate dal 34,8% al 37,6%, numeri di gran lunga superiori alla media nazionale che e’ del 29%. I settori d’elezione per le donne imprenditrici agricole sono vari, in particolare quelli piu’ innovativi e multifunzionali. Su tutti la gestione degli agriturismi con un capo azienda su 3 donna.

C’e’ grande protagonismo poi nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio o nei mercati di Campagna Amica. E non solo. Fondamentale e’ il contributo femminile nella trasformazione dei prodotti, nel recupero di antiche varieta’, nelle fattorie didattiche, nella pet-therapy, nell’adozione di piante e animali online e nella crescente attenzione al benessere.

”Questa crescita di imprese al femminile – dice la Caccioppoli – e’ un dato molto positivo, le donne portano una visione diversa che sta arricchendo tutto il settore con nuove idee e tanta creativita’. Purtroppo pero’ – conclude – le difficolta’ del sistema Italia e della Campania a garantire pari opportunita’ sono ancora tante, per questo e’ importante che si proceda con una politica seria di sostegno all’imprenditoria femminile”.

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