NAPOLI – Un ordine del giorno che è tutto un programma: analisi della situazione politica. La direzione regionale del partito democratico si preannuncia infuocata. Il confronto tra i dirigenti si terra domani mattina (9 marzo) a partire dalla 9,30 all’Hotel Ambassador in via Medina a Napoli. Ma cosa si intende per “situazione politica”?
In primis, si passerà al vaglio l’esito elettorale. Dalle urne è uscita un’altra batosta, con il centrosinistra battuto sia alla Camera che al Senato. E con il Pd costretto ancora una volta a leccarsi le ferite. Dal voto alle responsabilità politiche della sconfitta il passo è breve.
L’imputato numero uno è il segretario regionale Enzo Amendola. Il leader campano è reduce dall’ennesima Caporetto elettorale. Da quando ha preso in mano il timone del partito ha ottenuto un filotto di sconfitte in tutte le competizioni più importanti (Provinciali, Regionali e Politiche).
Ma sulla testa di Amendola pende un altro pesante “capo di imputazione”: la colonizzazione della Campania da parte dei vertici romani. Nelle liste alle politiche sono stati calati dall’alto il maggior numero di candidati rispetto a tutte le altre Regioni d’Italia. La conseguenza? La forte penalizzazione dei territori.
Ad Amendola viene contestato di non aver fatto valere le ragioni della Campania. E soprattutto di non aver tutelato i candidati locali. Con l’invasione dei catapultati gli esponenti territoriali del Pd sono stati bistrattati e messi in un angolo. E la striminzita rappresentanza parlamentare campana è la conferma schiacciante delle lacune politiche della segreteria regionale.
Anche per questo la fibrillazione interna è alle stelle. E la direzione di domani sarà la valvola di sfogo dei tanti malumori di dirigenti e candidati. Un malcontento che potrebbe sfociare con la richiesta di dimissioni del segretario regionale. Che per scongiurare l’onta del siluramento potrebbe giocare d’anticipo e presentarsi dimissionario.
A prescindere dall’esito della direzione il destino di Amendola è ormai segnato. La sua stagione di leader campano è terminata. Ingloriosamente.
Mario De Michele