Incredibile ma vero: nel Pd casertano c’è ancora qualcuno che interpreta la politica con dignità e decoro. Si tratta di Maurizio Tavoletta, che alla luce del disastro elettorale dei Democratici in Terra di Lavoro e in Campania, ha rassegnato le dimissioni da segretario del Pd di Villa Literno.
Una decisione che avrebbero dovuto assumente i veri responsabili della sconfitta, primo tra tutti il segretario regionale Enzo Amendola, il quale però non è stato neanche sfiorato dall’idea di mollare la poltrona. Tavoletta, invece, ha dato l’esempio e ha impartito una lezione all’intera classe dirigente del Pd casertano e campano, dimettendosi da leader cittadini in aperta polemica contro la pessima gestione del partito a livello provinciale e regionale.
Ecco la lettera di dimissioni inviata ad Amendola, a Ludovico Feole, segretario facente funzione della federazione di Caserta, agli iscritti del Pd liternese, e al gruppo consiliare. “Il sottoscritto Maurizio Tavoletta Segretario della Sezione del Partito Democratico di Villa Literno, constatato lo scarso risultato delle elezioni politiche del 24/24 Febbraio 2013, si dimette dalla carica di Segretario. La stessa cosa la chiedo ai livelli più alti, in quanto anche ai vari livelli provinciali e regionali c’è stato un calo di consensi molto consistente. Secondo me, tutto ciò è dovuto ad uno scarso impegno dei candidati e dei dirigenti sui territori, molti dei quali sono totalmente sconosciuti ai cittadini e non conoscono e non hanno idee e progetti per il territorio che dovrebbero rappresentare. Noi nel nostro piccolo ci mettiamo la faccia, voi dove siete? Vi chiedo di fare un passo indietro e solo così potremo rinnovare i gruppi dirigenti, affinché una nuova e più fresca classe dirigente possa impegnarsi a riallacciare i rapporti tra le basi ed i territori. Cosa indispensabile è consegnare le cariche rappresentate nei vari consigli di amministrazioni pubbliche consorzi ecc… ecc.”.
Da persona seria, Tavoletta ha chiesto ai vertici del Pd un’assunzione di responsabilità, ma la sua richiesta cadrà sicuramente nel vuoto. E’ più facile trovare un ago in un pagliaio che un dirigente del Partito democratico disposto a mollare la poltrona.
Mario De Michele