Il tribunale di Taranto, in veste di giudice d’appello, ha accolto il ricorso dell’Ilva contro la decisione del gip Patrizia Todisco di autorizzare la vendita dei prodotti finiti e semilavorati sequestrati il 26 novembre 2012.
Il gip aveva vincolato l’incasso della vendita che sarebbe avvenuta attraverso i custodi giudiziari. La merce sotto sequestro è costituita da un milione e 700.000 tonnellate di acciaio che l’azienda stima valga un miliardo di euro. Il ricorso presentato dai legali dell’Ilva riguarda l’affidamento delle operazioni di commercializzazione ai custodi giudiziari e la decisione di tenere vincolato il ricavato delle operazioni di vendita.