Madre di due bambini minorenni, casalinga e sola. I ripetuti e continui maltrattamenti da parte del marito con il quale era sposata dal 2000, uniti alle innumerevoli minacce e percosse, non le lasciano altra strada. Nell’ottobre 2012 decide di porre fine alle proprie sofferenze ed a quelle dei figli, chiedendo la separazione. Inaspettate le conseguenze già al momento della comunicazione. Aumentano gli atteggiamenti ed i comportamenti violenti nei suoi confronti.

Continue minacce, pesanti ingiurie, fino a vere e proprie aggressioni fisiche. Il tutto porta a seri problemi sia sanitari in senso stretto che psicologici. Perdita dell’udito, rottura del setto nasale accompagnati da stato d’ansia perdurante. Inevitabili i cambiamenti che la donna è costretta a subire nelle sue normali abitudini, da quelle più elementari.  Vari gli episodi denunciati dalla donna nel corso degli anni.

 

Il 21 gennaio scorso l’epilogo drammatico della vicenda. L’uomo, armato di una tanica di benzina, approfitta della notte per fare quello che forse stava pensando da tempo. Svuota il contenitore di combustibile sulla utilitaria della ex moglie e le da fuoco. A pochi metri dall’autovettura, ormai avvolta dalle fiamme, un bombolone di G.P.L. pieno. Tutto il vicinato rischia grosso. Sul posto il tempestivo intervento dei Carabinieri della Stazione di Carinola e dei Vigili del Fuoco. Tra le prove raccolte, una non lasciava dubbi.

Lo stolker, forse poco esperto di combustibili, nel suo gesto vigliacco, si è bruciato. Varie le lesioni riportate che, contrariamente a quanto riferito agli investigatori – causate dal malfunzionamento di una stufa a gas – sono l’effetto dalla vampata di calore sprigionatasi al momento esatto in cui ha appoggiato il suo accendino sulla superficie dell’autovettura cosparsa di benzina. Questi ed altri elementi vengono raccolti dai Carabinieri di Carinola in perfetta sintonia con la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dott.ssa Francesca De Renzis.

Le indagini si sono concluse solo nella prima mattinata di oggi.  Angelo Gagliardi è stato quindi sottoposto alla misura della detenzione domiciliare con la pesante accusa di atti persecutori aggravati dall’aver commesso gli stessi ai danni della sua ex moglie. Per la donna e per i figli, la speranza di una vita migliore.

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