Durante la cerimonia di giurmento del governo Letta, un uomo ha sparato davanti a Palazzo Chigi – sede della presidenza del Consiglio – colpendo due carabinieri. Ad aprire il fuoco un uomo in giacca e cravatta che all’improvviso ha sparato. I due carabinieri avrebbero risposto al fuoco.
L’uomo che ha sparato sarebbe uno squilibrato che si è presentato in giacca e cravatta davanti a palazzo Chigi, e, all’improvviso, ha aperto il fuoco contro i militari. Si chiama Luigi Preiti, è nato nel 1964 in Calabria ed è domiciliato ad Alessandria dove vive da molti anni con la famiglia. Preiti ha sparato diversi colpi di pistola. A terra vi sono almeno sei-sette bossoli. L’uomo – che non ha precedenti penali ed ha agito da solo – ha poi tentato di fuggire, ma è stato ferito durante una colluttazione con le forze dell’ordine e arrestato. Secondo prime informazioni, i due carabinieri – un brigadiere e un appuntato – non sarebbero in pericolo di vita. E’ confermato che uno dei due militari è ferito ad una gamba, mentre l’altro sarebbe stato colpito di striscio al collo.
I volti dei nuovi ministri sono passati dalla gioia, all’incredulità poi allo sgomento appena appresa la notizia della sparatoria davanti a Palazzo Chigi durante la loro cerimonia del giuramento al Quirinale. “L’area intorno a palazzo Chigi è stata completamente transennata dai Vigili Urbani. Bandoni sono stati srotolati in via del Corso e il traffico è bloccato. Dietro le transenne sono centinaia le persone che si sono assiepate: scattano fotografie e cercano di sapere cosa sia accaduto.
All’interno del perimetro delimitato è un continuo via vai di ambulanze e forze dell’ordine. A naso penso sia il gesto compiuto da uno squilibrato” risponde ai giornalisti che gli chiedono informazioni sulla sparatoria davanti palazzo Chigi, il neoministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri uscendo dal Quirinale al termine della cerimonia di giuramento. A chi le chiede: “Dunque nessuna regia?” il ministro replica: “Credo proprio di no, spero si tratti di un fatto isolato ma dobbiamo ancora appurare le esatte dinamiche dell’evento anche se non è più un compito che spetta al mio dicastero”. Alla domanda se avesse dato consigli al nuovo ministro dell’Interno Alfano, a capo di un dicastero ricoperto fino a ieri da lei stessa, Cancellieri ha replicato: “Assolutamente no, non è nella mia natura dare consigli, ma sicuramente ci vedremo presto”.