SANTA MARIA LA FOSSA –  A seguito della caratterizzazione dei rifiuti insistenti sull’area antistante il centro tecnologico, effettuata dall’Arpac e da un laboratorio di fiducia dell’Ente comunale, le autorità competenti hanno proceduto al dissequestro parziale della zona. L’area antistante il centro tecnologico era stata sequestrata dai militari della Guardia di Finanza in quanto la ditta che stava effettuando lavori di copertura del fosso lungo la statale 333,  aveva depositato dei residui edili proprio nello spazio in questione.

Si sta procedendo, dunque, alla bonifica del terreno mediante l’asportazione di un primo strato di terreno per una profondità  di circa un metro. Dopodiché si dovrà rifare la caratterizzazione del suolo per assicurarsi che non vi siano altre tracce di rifiuti edili. Se le ulteriori analisi daranno esito negativo, si procederà al dissequestro dell’intera area. “Siamo fiduciosi dell’esito delle ulteriori analisi” Ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Luiso. “In pratica si tratta nella fattispecie di rifiuti edili non trattati e, dunque, il problema si potrà risolvere asportando questo primo strato di terreno che ha una consistenza di circa mille metri cubi. Ci auguriamo – ha continuato l’assessore Luiso – di poter risolvere quanto prima, in quanto questo imprevisto ci ha impedito di poter attivare il centro tecnologico, ma soprattutto ci ha bloccato i lavori di riattazione del piano terra della casa comunale. Infatti per procedere a questi,  abbiamo bisogno di spostare gli uffici proprio presso il centro tecnologico”.

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