Nuova sfida drammaturgica al Teatro Civico 14 di Caserta. Sabato 11 maggio (ore 21.00) e domenica 12 maggio (ore 19.00) va in scena Luna (Giallo Vecchio), nuovo lavoro di Giuseppe Grillo interprete, accanto a Brunella Cappiello, di una pièce la cui ideazione scenica porta la firma da Rosario Lerro, regista e attore della Compagnia Mutamenti che dal 2009 gestisce il teatro di Vicolo della Ratta.

 

Un uomo e una donna. Due personaggi in contrapposizione tra loro. Due facce della stessa medaglia. L’uno predica un uomo in grado di raggiungere qualunque obiettivo purché ci riesca con impeto di mercificazione di se stesso. Assorto nella voglia e nel mito di poter migliorare il mondo, la sua immagine arriva agli occhi degli interlocutori come un prodotto multitasking, flessibile, innovativo, di forte appeal: come proiezione dell’immagine di superuomo.  L’altra, un personaggio a metà strada tra la Luna e una madre moderna, volge i propri desideri alla continua ricerca di risposte e consigli da trovarsi nei libri, nei workshop, finanche nei volantini pur di essere ben accetta agli occhi dei suoi simili.

Entrambi i personaggi sono coinvolti in una affannosa ricerca che si scopre, presto, essere ricca di insidie dettate dalla costante fragilità caratteriale. Gli opposti si incontrano e si scontrano in un territorio comune. La disillusione del personaggio Luna, perenne presenza e ascolto delle solitudini umane, distrugge ancora una volta il personaggio dal temperamento  “neofuturista”, facendogli cadere il proprio castello di carte imponendogli di ricominciare da capo… ed è la storia che si ripete… Illusione vs Disillusione.

 

E allora, nella nostra società “moderna” dove l’avere è più importante dell’essere , si indaga  sulle insicurezze, le solitudini, le inquietudini in luogo della continua ossessione di chi non accetta di arrivare secondi. Stando alla penna del drammaturgo Giuseppe Grillo «In un mondo che cambia sempre più velocemente e che chiede sempre di più, spesso siamo noi stessi a renderci le cose ancora più difficili, complicandole con pensieri limitanti e con scarse capacità di gestire le nostre emozioni, e lasciandoci sopraffare dallo stress, dalla paura e dalla frustrazione. Abbiamo tutte le possibilità per ottenere grandi risultati, ma non sappiamo utilizzare al meglio il nostro incredibile potenziale»

 

Luna, Giallo Vecchio è uno spettacolo che nasce come riflessione sulle sfaccettature della relazione all’interno di una società opprimente ma, allo stesso tempo, rappresenta anche la realizzazione di un progetto che vede le risorse umane del Teatro Civico 14 attivamente impegnate nella collaborazione con le giovani realtà drammaturgiche e interessate all’ascolto di prospettive teatrali diverse che chiedono di avere un luogo d’espressione. Il Civico 14 si presenta, in questo, come scena aperta in continuo scambio con il fermento produttivo che caratterizza il territorio. Luogo di ricerca e creazione, il piccolo teatro si Caserta fonda la propria attività anche sull’accoglienza a sostegno dell’arte in ogni sua forma. Come ci racconta Rosario Lerro, regista dello spettacolo e fondatore del Teatro Civico 14 «Il progettoLuna (giallo vecchio) nasce dalla volontà di raccontare il tema, se vogliamo anche abusato, dell’essere o apparire attraverso la figura di un motivatore, un mental coach, uno di quelli che giocando con slogan, motivazioni e attitudini insegna ad essere leader, moderni, efficienti. Di fronte, un personaggio femminile pieno di insicurezze, che si lascia accattivare dalle promesse di una reclame, che rischia il licenziamento a causa del dress code. Il testo è scritto dal giovane autore ed attore casertano Giuseppe Grillo col quale è nata l’idea di questa collaborazione. In questo caso, il Teatro Civico 14 non solo ospita una giovane compagnia e un giovane autore ma si impegna anche a valorizzare realtà del territorio costruendo una sinergia tra due prospettive teatrali diverse: la scrittura di Grillo e il mio apporto alla regia. Credo che questo sia un modo, ancora una volta, per ribadire le idee che sono alla base della nascita del Civico. Uno sguardo aperto sulla realtà casertana e un continuo interesse al confronto, all’ospitalità, all’apertura. Il Teatro Civico 14 è stato in qualche modo “residenza creativa” per questo progetto dell’associazione Satura Lanx e la compagnia Mutamenti ha provato a contaminare con la sua poetica e il suo linguaggio un messaggio proposto da altri»

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