Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e’ arrivato oggi a Sochi dove e’ stato accolto dal presidente russo Vladimir Putin. I due hanno iniziato un faccia a faccia che a detta degli stessi leader si concentrera’ sul Medio Oriente, con particolare attenzione sulla crisi siriana. “E’ chiaro che conto di parlare con lei della situazione nella regione, compresa la situazione in Siria”, ha detto Putin, aprendo l’incontro.
Dal canto suo, Netanyahu si e’ detto “molto contento di poter discutere insieme dei mezzi con cui stabilizzare la regione, mezzi che ci permetteranno di portare piu’ sicurezza, piu’ tranquillita’”. “Naturalmente per noi questa regione e’ importante per il fatto che ci viviamo – ha aggiunto, rivolgendosi a Putin – ma sappiamo che lo e’ anche per voi. Insieme possiamo pensare a come assicurarle stabilita’”. Il premier israeliano ha poi proposto di tenere il prossimo incontro col presidente russo a Eilat. Dal canto suo il capo del Cremlino ha anche sottolineato la tendenza “positiva” che stanno vivendo i rapporti bilaterali tra le due nazioni. Secondo la stampa israeliana, nel faccia a faccia con Putin, Netanyahu affrontera’ la questione dei missili terra-aria S-300, che la Russia intende fornire alla Siria, nel rispetto dei contratti gia’ firmati col regime nel 2010. La consegna riguarda quattro batterie di missili AS-300, comprese sei rampe di lancio e 144 missili da 200 chilometri di gittata.