NAPOLI – La situazione di dissesto di numerose strade del centro e in periferia, disseminate di buche, le cause delle riparazioni non effettuate o eseguite male, i costi dei risarcimenti dovuti alle vittime di incidenti stradali: sono stati gli argomenti al centro degli interrogatori, svoltisi oggi in procura davanti al pm Stefania Buda, del sindaco di Napoli Luigi de Magistris e dell’assessore alla Mobilità Anna Donati.

Nei loro confronti nei giorni scorsi, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco, furono emessi inviti a presentarsi per le ipotesi di attentato alla sicurezza stradale e omissione di atti di ufficio. De Magistris e Donati, difesi rispettivamente dagli avvocati Stefano Montone e Domenico Ciruzzi, hanno risposto complessivamente per oltre sei ore alle domande del pm Buda, respingendo gli addebiti. Le argomentazioni degli amministratori sono state sintetizzate dall’assessore Donati, avvicinata dai giornalisti al termine dell’interrogatorio. Donati, che per il ruolo rivestito ha curato gli aspetti tecnici della questione, ha sottolineato, tra l’altro, che ci sono pochi soldi in cassa per la manutenzione a causa dei tagli, e i soldi spesi per altre iniziative, come la pista ciclabile o la Coppa America, non potevano essere utilizzati per i lavori stradali.

 

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