BENEVENTO – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale, questo pomeriggio, hanno rintracciato e associato al carcere di capodimonte, Corrado Sparandeo, beneventano 55 enne, in esecuzione dell’ordinanza di ripristino della misura di sicurezza, cui era sottoposto, emessa dal Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila, motivo per il quale veniva attivamente ricercato dai Carabinieri e dalla Polizia.

 

 

Il predetto, infatti, appreso del ripristino del provvedimento restrittivo, da alcuni giorni si era reso irreperibile. Gli investigatori del Reparto Operativo, infatti, al termine di una intensa attività info-investigativa, lo hanno localizzato in contrada Iannassi ove si stava organizzando per nascondersi fuori provincia.

Lo Sparandeo, soprannominato “Pinocchio”, capo dell’omonimo clan operante principalmente nel capoluogo, già destinatario di numerose condanne per associazione a delinquere, anche di tipo mafioso, estorsione, omicidio, violazioni in materia di armi, spaccio di stupefacenti e evasione, nonché sottoposto alla Sorveglianza Speciale e dichiarato delinquente abituale dall’Autorità Giudiziaria.

Da ultimo, dopo essersi ricoverato presso l’ospedale civile “G. Rummo” per curarsi da alcune patologie, era stato dimesso giorni addietro, e, pertanto, doveva far rientro presso la Casa Lavoro di Sulmona, dove stava scontando una pena definitiva.

Già in passato, infatti, lo Sparandeo si era reso latitante, in ultimo nell’agosto 2012, quando venne arrestato sempre dai Carabinieri ad Amalfi in compagnia della convivente con la quale stava trascorrendo un periodo di“ferie estive”.

Dopo le formalità di rito Corrado Sparandeo è stato associato alla casa circondariale di Benevento, a disposizione dell’autorità Giudiziaria.

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