CASERTA – “Il “mio” Pd sarà un partito in cui soprattutto gli eletti avranno più spazio e maggiore visibilità, a partire dal consigliere regionale per finire agli amministratori locali, sindaci in testa, con l’obiettivo di coinvolgere sempre più i circoli e i territori, che sono la vera forza del Partito democratico di Terra di Lavoro”. Enzo Cappello ha le idee chiare. Centellinando le parole (com’è nel suo stile) traccia le direttrici sulle quali si muoverà il Pd dopo la sua elezione a segretario provinciale.

“Anche in questi mesi di dura contrapposizione interna – osserva ai microfoni di Campania Notizie – ho sempre cercato di lavorare per l’unità del partito, ma purtroppo non ci sono riuscito. Ora si apre una nuova fase, in cui tutti avranno la possibilità di dare il proprio contributo per la crescita del Pd casertano”. Il sindaco di Piedimonte Matese è considerato un “uomo di pace”.

Ma riuscirà a riportare il sereno in un partito lacerato da mesi di guerre tra bande? “Partendo dai circoli e dagli eletti – risponde Cappello – ritroveremo la strada smarrita negli ultimi mesi e rilanceremo la nostra azione politica”. All’indomani dell’elezione di Cappello a nuovo leader del Pd, una delle voci più critiche è stata quella di Rosaria Capacchione. La senatrice ha apertamente dichiarato che il partito “ha perso un’occasione importante per il rinnovamento e ha scelto il vecchio”.

Il primo cittadino matesino non si scompone più di tanto, ma con il sorriso sulle labbra lancia una stoccatina alla parlamentare del Pd. “Non ho avuto il piacere di incontrare la senatrice Capacchione, che non era presente neanche il giorno della mia elezione, mi farebbe piacere confrontarmi con lei”.

Un modo garbato di dire che gli assenti hanno sempre torto.

Mario De Michele

 

LA VIDEO-INTERVISTA A VINCENZO CAPPELLO

 

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