NAPOLI – La VII Commissione consiliare permanente, presieduta da Luca Colasanto (PdL), ha tenuto un’audizione con i vertici delle società provinciali impegnate per conto delle Province nell’esercizio del servizio di gestione integrata dei rifiuti, Irpinia Ambiente, Sampte, Gisec, Sapna ed Ecoambiente sul tema del Piano regionale dei rifiuti speciali e, in generale, sul sistema dello smaltimento dei rifiuti nei territori di riferimento, in vista della cessazione delle loro attività prevista per fine anno e del trasferimento delle funzioni dalle Province ai Comuni ai sensi della Legge 135 del 2012.
Il Presidente Colasanto ha evidenziato che “la gestione dei rifiuti deve svolgersi secondo il modello imprenditoriale e professionale in quanto le incompetenze e gli errori del passato hanno indotto la Campania ad una situazione sempre a rischio emergenza. Per la priorità dell’argomento – ha proseguito Colasanto- abbiamo dato vita ad una Commissione allargata ai capigruppo con l’obiettivo di contribuire in sinergia a mettere in campo un ciclo virtuoso di smaltimento dei rifiuti. Dati i molteplici problemi che ruotano nell’orbita del sistema rifiuti, tra i quali quello dei Consorzi di Bacino, dei loro lavoratori e delle società provinciali – ha concluso Colasanto -, auspichiamo che giunga al più presto in Commissione il disegno di legge annunciato dall’assessore Romano per aprire un ampio e costruttivo dibattito”.
Nel corso dei loro interventi, i rappresentanti delle società provinciali hanno evidenziato la difficoltà di proseguire le attività fino al 31 dicembre prossimo a causa della carenza di risorse e hanno sottolineato la necessità di dare un seguito al patrimonio di competenze e di esperienze maturato dalle società nell’ottica di un modello gestionale capace di garantire l’efficacia e l’efficienza del sistema, sia per quanto riguarda la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, sia per quanto riguarda la raccolta differenziata e il riciclo per il quale la Comunità Europea impone percentuali elevate. Nell’incontro, al quale ha partecipato un rappresentante dell’assessorato regionale all’ambiante, sono state approfondite le problematiche relative alla gestione del termovalorizzatore di Acerra in relazione ai costi di gestione e agli incrementi delle tasse dei rifiuti a carico dei cittadini.
Su questo tema i consiglieri Gennaro Oliviero e Antonio Amato, nei rispettivi interventi, hanno sottolineato “l’inaccettabilità di eventuali incrementi delle tasse sui rifiuti a danno dei cittadini derivanti da una gestione inappropriata dell’impianto” e hanno evidenziato “la necessità di dibattere sul sistema dei rifiuti con l’assessore all’ambiente e non con un suo delegato”. Per questo i due esponenti dell’opposizione hanno sottolineato che “il sistema di smaltimento dei rifiuti è ancora ben lungi dall’essere realtà mentre si continuano a sperperare risorse pubbliche a danno dei cittadini e dei lavoratori che rischiano di non avere futuro” .
La VII Commissione consiliare permanente, presieduta da Luca Colasanto (PdL), chiederà un incontro con l’assessore all’ambiente Giovanni Romano al fine di approfondire la tematica dell’impianto di biodigestore anaerobico nel Comune di Telese Terme e di intraprendere tutte le iniziative opportune.
E’ quanto emerso a seguito della audizione con i consiglieri del Comune del Sannio, Giuseppe Di Cerbo, Michele Martucci, Vincenzo Fuschini, Maria Ausilia Alfano e Raffaele Palma, i quali, nel ripercorrere l’iter amministrativo dell’impianto, basato sulla degradazione della sostanza organica da parte di microrganismi in condizioni di anaerobiosi, hanno evidenziato presunte illegittimità, per le quali hanno intrapreso la via giudiziaria, ed hanno chiesto l’intervento della politica regionale “al fine di scongiurare l’ennesima aggressione al territorio del Sannio”.
Hanno partecipato ai lavori, insieme con Colasanto, le consigliere Sandra Lonardo (Popolari Udeur) e Giulia Abbate (Pd). L’ex Presidente del Consiglio regionale ha evidenziato che troppo spesso “si fa ricorso al Sannio per discariche, impianti per i rifiuti e quant’altro dimenticando le vocazioni naturali di questo territorio e non valorizzando le sue risorse anche del punto di vista dell’impiego dei fondi comunitari. Alla luce di quanto riportato dai consiglieri comunali intervenuti e nella certezza che la politica sia confronto costruttivo nell’interesse dei territori, intraprendere ogni utile iniziativa affinchè il territorio del Sannio venga difeso da ulteriori aggressioni e affinchè si punti sul suo sviluppo turistico ed ambientale”. Dello stesso avviso la consigliera Abbate la quale ha sottolineato che “il territorio del Sannio ha una vocazione turistica, ambientale e terziaria sulla quale tutte le forze politiche, al di là della propria appartenenza, devono concentrarsi per porre in essere un progetto di sviluppo del territorio che valorizzi le sue potenzialità e che rientri in un sistema turistico complessivo regionale. E’ evidente – ha concluso l’esponente del Pd – che questa è la scelta politica giusta per il Sannio ed è essa è incompatibile con politiche volte a farne altro”. A concludere i lavori il presidente Colasanto per il quale “le forze politiche regionali devono fare squadra con quelle territoriali per proteggere il Sannio da affarismi e dalla irresponsabilità di certi amministratori locali”.