“La Chiesa, se in Cielo e’ gia’ associata alla gloria del Suo signore, nella storia vive continuamente le prove e le sfide che comporta il conflitto tra Dio e il maligno, il nemico di sempre”,e “in questa lotta che i discepoli di Gesu’ e noi tutti dobbiamo affrontare Maria non ci lascia soli”. Lo ha detto il Papa nell’omelia della messa nella solennita’ dell’Assunzione a Castel Gandolfo.

L’omelia di Bergoglio si e’ concentrata “su tre parole chiave: lotta, risurrezione, speranza”. “Il brano dell’Apocalisse – ha spiegato il Papa -, presenta la visione della lotta tra la donna e il drago. La figura della donna, che rappresenta la Chiesa, e’ da una parte gloriosa, trionfante, e dall’altra ancora in travaglio. Cosi’, in effetti, e’ la Chiesa” con il perenne “conflitto” tra Dio e il maligno, “il nemico di sempre”. “Anche Maria – ha aggiunto papa Francesco -, in un certo senso, condivide questa duplice condizione” e “ci accompagna, lotta con noi, sostiene i cristiani nel combattimento contro le forze del male”. Papa Francesco ha poi parlato della Risurrezione ricordando che “anche Maria ha conosciuto il martirio della Croce: la Passione del Figlio l’ha vissuta in fondo nell’anima”. Maria, ha ripetuto a braccio, “ha sofferto nel suo cuore”.

 

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