“Il sovraffollamento e’ il problema centrale, ma non e’ l’unico delle nostre carceri: serve piu’ in generale una filosofia nuova di intendere il carcere nel nostro Paese”. Lo ha detto a Prima di tutto, su Rai radio 1, il ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri, prima di intervenire al meeting di Rimini per parlare proprio di giustizia.

Cancellieri risponde alle critiche di chi sostiene che il provvedimento mettera’ in circolazioni migliaia di delinquenti: “Assolutamente no -dice- non metteremo in circolazione chi e’ socialmente pericoloso, ma ci sono tanti che hanno commesso fatti penalmente rilevanti e possono pagare la loro colpa lavorando. Per i reati previsti da questo provvedimento il rischio assolutamente non c’e'”. A chi dice che il decreto ‘svuota carceri’ non risolvera’ il problema del sovraffollamento, il ministro risponde: “hanno assolutamente ragione, il decreto e’ solo il primo passo di una serie di misure che stiamo preparando. Agiremo su diversi fronti per rispondere alla Corte europea dei diritti dell’uomo: sull’applicazione del regolamento penitenziario che e’ illuminato ma non viene applicato in tutte le carceri, faremo nuove norme di depenalizzazione, ricorreremo ancora di piu’ alle misure alternative e stiamo anche procedendo sul fronte della riorganizzazione delle carceri e sulla costruzione di nuovi padiglioni, ad esempio siamo assolutamente carenti sui luoghi comuni, come le mense, molti detenuti mangiano in cella”.

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