SAN FELICE A CANCELLO – “Progetto moderno e innovativo che permetterà di automatizzare il servizio liberando le risorse umane comunali utilizzandole per la risoluzione di altre problematiche”. Queste sono state le parole del Sindaco Pasquale De Lucia in risposta alle accuse mosse dall’opposizione circa la sua decisione di ubicare distributori per i kit della differenziata in due bar del Paese, facendo loro pubblicità occulta e costringendo tutti i cittadini a recarsi in luoghi privati, nonostante le tante strutture pubbliche utilizzabili, come gli edifici scolastici, Comune e Comando Vigili che risultano essere fornite da rete wifi. Ma subito le sue dichiarazioni sono state smentite. Il primo settembre è partito il nuovo servizio di distribuzione kit sperimentato dall’Amministrazione De Lucia e arrivano i primi risultati: disorganizzazione, inefficienza, poca professionalità, mancanza di informazione sulle “famose tessere” e mancanza di istruzioni per l’uso. Soluzione al problema: annullata l’automazione, i distributori si sono trasformati in “semplici contenitori” e risorse umane impegnato per la distribuzione, nonostante fosse stato annunciato il contrario proprio dal Sindaco.
Infatti, molti cittadini, soprattutto gli anziani non hanno la nuova tessera sanitaria magnetica e dunque non possono usufruire del servizio adottato dall’Amministrazione comunale ed inoltre i due distributori ubicati nei bar individuati dal Sindaco per tale servizio, sono fuori uso e non riescono a funzionare. Tutti i cittadini, ormai senza kit dall’ultima distribuzione effettuata dall’Amministrazione Nuzzo, che si sono recati presso tali bar, sono stati costretti ad andare al Comune dove hanno trovato non pochi disagi. Ingorghi di macchine a partire da fuori la sede Comunale per mancanza di parcheggi, file di ore per attendere il proprio kit e un solo addetto accanto al distributore che ha dato i kit a tutti i richiedenti senza visionare alcun elenco ma solo dando un’occhiata al documento di riconoscimento. Questo è quanto hanno raccontato alcuni cittadini che, per loro sfortuna, si sono imbrigliati in tale situazione. La sig. Maria C. della frazione Cave, dichiara: ”A vantarsi sui giornali sono tutti bravi, poi lasciano noi cittadini alle sorti del caso. Ho perso mezza mattinata e non sono andata via perché il Comune oggi è chiuso ed io lavoro l’intera settimana. Una distribuzione manuale senza alcun criterio, senza controlli, distribuiscono kit a tutti; insomma, una presa in giro per tutti i contribuenti seri”.
A denunciare l’inefficienza del servizio e la falsa pubblicità in merito è il Consigliere di minoranza, Angelo De Rosa, tramite il suo profilo facebook personale:”Stamattina presso la casa comunale è in funzione il distributore dei sacchetti. Ammirate… un servizio altamente tecnologico” . Questo è quanto ha mostrato ai cittadini accompagnato da alcune foto che mostrano come il distributore automatico si sia subito trasformato in un contenitore per una distribuzione manuale. Inoltre, il Consigliere si è messo subito in moto e mostrerà ai cittadini come tale “sceneggiata” costi di più, in termini di costi effettivi dei kit.
Ad intervenire a supporto del suo Consigliere, l’ex Sindaco Emilio Nuzzo che commenta: “La stessa ditta venne anche da me a propormi la distribuzione automatica. Io rinunciai non perchè ero o sono contro la tecnologia. Il mio obiettivo e del gruppo che rappresentavo era quello di eliminare le file interminabili per la consegna dei sacchetti e, di conseguenza, eliminare il disaggio ai cittadini, soprattutto alle fasce più disagiate e anziani, e al tempo stesso di dare la possibilità a giovani del posto di guadagnarsi qualcosina con il servizio porta a porta…… Fate voi le vostre considerazioni”.
I cittadini che hanno vissuto il forte disagio, data l’affluenza di tutte le frazioni presso la sede comunale fornita di un solo “contenitore” di sacchetti, sperano che questa decisione sperimentale, oramai fallita, posa essere sostituita dai metodi convenzionali di distribuzione o dal porta a porta, dato l’elevato costo della tassa sui rifiuti urbani che sono costretti a pagare.