SAN CIPRIANO D’AVERSA – Con l’accusa di aver favorito la latitanza di Nicola Panaro, boss del clan di camorra dei Casalesi, aiutandolo finanche ad andare in vacanza nel centro di Montecarlo, i Carabinieri di Casal di Principe hanno arrestato all’alba 14 persone. Le accuse contestate, a vario titolo, con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli al termine delle indagini della Dda sono ricettazione, procurata inosservanza di pena, intestazione fittizia di beni e alterazione di documenti d’identità aggravati per aver favorito un’organizzazione camorristica.

Nell’ambito della stessa operazione, la Guardia di Finanza di Aversa sta eseguendo un decreto di sequestro di beni, fra i quali immobili, quote societarie, terreni, autovetture e motoveicoli, riconducibili agli indagati. Sono anche in corso di notifica avvisi di conclusione di indagini preliminari nei confronti di numerose persone indagate nella stessa inchiesta. La rete di fiancheggiatori che ha aiutato Panaro durante i sette anni della sua latitanza è stata ricostruita con intercettazioni telefoniche e ambientali, servizi di osservazione e pedinamento, interrogatori di collaboratori di giustizia, accertamenti patrimoniali e l’ analisi della grande documentazione, cartacea e informatica, sequestrata in occasione dell’arresto del Panaro. Dalle indagini è emerso che, oltre ai familiari, Panaro era aiutato anche da persone ritenute insospettabili in quanto completamente estranee a contesti criminali.

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