CASERTA – “Dopo questi primi giorni di schermaglie su regolamenti, bisticci, burle e in qualche modo simpatiche meline, è giunto il momento di iniziare a parlare di fatti e di progettualità per ricostruire un Partito Democratico degno di rappresentare i cittadini di questa provincia”. Carmine De Lucia, candidato alla presidenza del Pd in ticket con Peppe Roseto candidato alla segreteria provinciale del Partito, parla di territorio e di sviluppo sostenibile illustrando i contenuti della proposta programmatica dei due giovani candidati renziani alla guida del Pd.
“Non è più il tempo di discorsi leziosi o di generiche enunciazioni ed è proprio per questo che l’approccio pratico e concreto, “cool”, che deve distinguere noi entusiasti democratici ci porta a prendere posizioni concrete sulla questione sviluppo del territorio e al recupero ambientale. Il PD Caserta dovrà sponsorizzare l’urbanistica a volumi zero mettendo al centro la promozione di ristrutturazioni agevolate e di interventi per efficientamento energetico degli edifici, di contro all’attuale consumo selvaggio di Suolo e di Paesaggio. Per il disastro ambientale che ci circonda, non possiamo far passare intentato il salvataggio della nostra Terra Felix, per l’80% ancora territorio agricolo. Dobbiamo difendere le aziende agricole per evitare la desertificazione del territorio e spingere da un lato l’ufficializzazione di una mappatura dei terreni inquinati, in modo da superare l’infamia del nostro brand negativo ortofrutticolo (inquinati appena 200kmq su 15500kmq); dall’altro lato bisogna invitare le associazioni onlus tematiche a proporsi per creare un fondo di garanzia e partecipare all’affidamento in termini degli appalti di bonifica, sottraendoli alla potenziale gestione affaristico-malavitosa. Il PD dovrà rilanciare i territori rurali, che sono il presidio della salvaguardia del territorio tutto, riqualificando i piccoli luoghi urbani, utilizzando appropriatamente il patrimonio boschivo, per innovare promuovendo la biodiversità. Abbiamo bisogno di una piattaforma comune per i Beni Culturali in modo da integrare le bellezze di Terra di Lavoro con la complessità urbana, in modo da rendere organica la potenziale filiera del Turismo. Caserta può essere il punto di partenza per un percorso turistico campano, ma bisogna formare all’ospitalità tutta la filiera commerciale. Il ticket che mi vede impegnato con Giuseppe Roseto per il congresso provinciale coinvolgerà su queste tematiche anche il concorrente dell’altro schieramento su questi indirizzi programmatici”.