Monica Voira adescava le sue vittime esponendosi sulla Domitiana, automobilisti in transito, soli alla guida. Con una banale scusa, li faceva fermare, saliva a bordo delle loro autovetture e iniziava a recitare una parte già in molte occasioni collaudata: dopo aver convinto la vittima di turno a offrirle da bere, scendeva dall’autovettura per acquistare le bevande e, senza essere vista, versava delle gocce di Minias, un potente ipnotico usato per curare i disturbi del sonno e in grado, se associato ad alcool, di provocare una potente sonnolenza-sedazione al risveglio (il c.d. “effetto sbornia”).

La donna convinceva la vittima inconsapevole a consumare la bevanda in un luogo appartato, già scelto dalla donna, di concerto con i suoi compiici. Questi ultimi, tra i quali l’uomo oggi arrestato, entravano in azione poco dopo che la vittima aveva sorseggiato la bevanda e allorquando la stessa aveva ormai perso conoscenza. L’effetto del cocktail di alcool e benzodiazepine, infatti, era quasi immediato e la vittima di turno veniva facilmente sopraffatta e derubata.

La donna è detenuta nel carcere di Pozzuoli dove era stata associata per un’accusa di rapina.

Ecco il complice Vincenzo D’Angelo

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