Il mercato inizia a speculare anche sui prodotti agro-alimentari dell’Alto Casertano . A denunciare episodi di questo tenore, preoccupanti , per l’economia dell’area interna, sono stati alcuni amministratori ed imprenditori che hanno partecipato alla riunione indetta stamane presso l’aula consiliare di Alife.

Come il sindaco di Vairano Patenora , Bartolomeo, Cancelmo che ha richiamato l’esperienza di un imprenditore che per vendere la propria produzione, ha fatto ricorso ad un escamotage : togliere l’origine casertana di provenienza dall’etichetta , pur di immettere nella distribuzione commerciale ed accollandosi una spesa di 10.000 euro “E’ una cosa mortificante per cui occorre dare un segnale da subito” ha detto il primo cittadino proponendo una campagna pubblicitaria per valorizzare i prodotti dell’Alto casertano. Significativa è stata anche la testimonianza del vicesindaco di S.Angelo d’Alife, Michele Caporaso, agronomo ed imprenditore nel comparto bufalinoche ha proposto di usare una certificazione legato al parco del Matese. Da segnalare anche l’intervento di Salvatore Foglia, imprenditore e sindacalista del Siab(sindacato agricoltori allevatori) che ha portato alla luce il problema della vendita di prodotti sotto pagati con la richiesta di certificazioni sulla provenienza locale di foraggi:” con prezzi ridotti si rischia seriamente di non coprire i costi di produzione per questa generalizzazione allarmistica in atto”. Tra gli interventi anche quello di Marcellino Iannotta, assessore alla sanità nel comune di Piedimonte Matese che ha rassicurato sulla sicurezza complessiva nella fornitura d’acqua nell’area matesina.

Michele Martuscellii

 

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