“Il Parlamento e’ assolutamente libero di fare le scelte” ma “deve avere il senso di responsabilita’ necessario per dire che vuole fare anche un provvedimento di indulto, innanzitutto un indulto necessario per ottemperare alla decisione della Corte di Strasburgo, oppure prendersi la responsabilita’ di considerarlo non necessario sapendo che c’e’ una scadenza che e’ quella del maggio 2014 posta appunto dalla Corte dei dritti di Strasburgo”. Lo ha detto il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, conversando con i giornalisti a margine di un convegno su amnistia e indulto a palazzo Giustiniani.
“Il mio messaggio – ha spiegato Napolitano riferendosi al suo messaggio alle Camere sulle carceri – indicava l’esigenza di misure strutturali per evitare un ulteriore nuovo affollamento e anche la possibilita’ di un indulto seguito anche da un’amnistia. Ma di un indulto”. “Stamattina – ha aggiunto – abbiamo ascoltato una relazione molto forte di Zagrebelsky che ha sostenuto essere l’indulto la sola misura capace di ottemperare alle fortissime raccomandazioni, per non dire intimazioni, della Corte di Strasburgo. Il Parlamento e’ assolutamente libero di fare le scelte. Il mio messaggio non e’ un prendere o lasciare ma e’ un modo per richiamare l’attenzione su un problema drammatico e su un dovere ineludibile”. Positiva la reazione dei penalisti. “Non si puo’ non stare dalla parte del Presidente della Repubblica quando, a proposito del carcere e dell’indulto, chiede un’assunzione di responsabilita’ da parte del Parlamento – ha affermato il presidente dell’Unione Camere Penali Valerio Spigareli – Responsabilita’ e’ proprio la parola giusta, proprio perche’ sarebbe da irresponsabili non considerare dei provvedimenti emergenziali di fronte alla situazione di ‘illegalita” del carcere in Italia, secondo la Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.