Maddaloni, come da pronostico, non riesce ad espugnare il Pala Mangano di Scafati, anche se con grande organizzazione e cinismo è riuscita, soprattutto all’inizio della gara, a tenere testa alla più forte Givova Scafati.
Il primo quarto, infatti, ha visto i maddalonesi replicare colpo su colpo agli avversari. Con un attacco quasi perfetto, capace di alternare più conclusioni, e soprattutto di colpire sempre con la soluzione a minor coefficiente di difficoltà. In difesa i giocatori in completo biancazzurro non si fanno schiacciare, tengono duro soprattutto nell’area pitturata, zona più pericolosa vista l’altezza e la grande fisicità dei lunghi di casa.
Il secondo quarto ha un inizio più contratto, sia per lo Scafati che per il Maddaloni. Si segna con il contagocce e addirittura dopo circa 4′ di gioco, il parziale recita appena un 7-2 per i padroni di casa. Da quel momento in poi, però, gli scafatesi iniziano a trivellare il canestro avversario, soprattutto dalla media e dalla lunga distanza, mentre gli ospiti perdono quella cattiveria agonistica che fin lì gli aveva permesso di stare più che incollati allo Scafati. Il punteggio inizia a farsi troppo pesante per i calatini, che vanno al riposo lungo sotto di 18 punti.
Al rientro dagli spogliatoi la situazione non cambia granché. Lo Scafati, padre padrone del parquet, non si ferma un attimo e continua a giocare con grande intensità su entrambe le metà campo. Il Maddaloni, invece, concede troppi rimbalzi offensivi agli avversari, mentre in attacco la palla è troppo ferma. Le penetrazioni, gli scarichi, la circolazione di palla che avevano contraddistinto la prestazione dei maddalonesi nel primo quarto, non s’intravedono quasi più. Ed è per questo che il divario si allarga toccando i venti punti al termine della terza frazione.
Con grinta e caparbietà, i calatini comunque cercano di scrollarsi e di ritornare ad essere pericolosi. Ma gli arbitri, forse, non vogliono che la partita si complichi, fischiando un fallo antisportivo e ben tre falli tecnici che mettono inevitabilmente un freno al Maddaloni. Scafati era saldamente al comando, e non mostrava assolutamente segni di cedimento, per questo l’accanimento della coppia arbitrale è stato davvero di troppo. Negli ultimi minuti ambo gli allenatori hanno dato giustamente spazio ai più giovani, concedendogli un minimo di palcoscenico.
Givova Scafati-Pall. San Michele Maddaloni 84-61
Scafati: Pirrone, Di Capua 2, Izzo 4, Zaccariello 18, Requena 10, Chiacig 23, Ruggiero 18, Moruzzi 2, Canavesi 1, Matrone 6, All. Sorgentone.
Maddaloni: Farbo, Piscitelli 12, Mastropietro, Moccia 9, Desiato 14, Loncarevic 3, Garofalo 4, Rusciano 4, Greco, Chiavazzo 15, All. Massaro.
Parziali: 19-19, 43-25, 64-43, 84-61
Arbitri: Francesco Pepe di Adelfia (BA) e Lillo Denny di Brindisi (BR).
Note: 600 spettatori circa. Uscito per 5 falli Moccia. Falli tecnici a Moccia, Massaro e Chiavazzo. Fallo antisportivo a Chiavazzo.












