Finisce praticamente in parità a Sant’Arpino, la sfida fra i due contendenti principali alla Segreteria Nazionale del Pd, infatti per soli due voti di scarto, la spunta Cuperlo 193 contro i 191 di Renzi, 12 sono andati invece a Civati, per un totale di 396 votanti. “La sezione locale del Partito Democratico di via De Gasperi – si legge in una nota -, che da sempre ha sostenuto e si propone una politica innovativa con ricambi generazionali che favoriscono un attività politica in sintonia con le vere esigenze e richieste della cittadinanza e del territorio, da sempre si fa promotore nelle sedi istituzionali opportune di giuste istanze che possano migliorare la vivibilità del nostro territorio. Quindi a conferma e a sostegno della linea politica di Renzi, esprime piena soddisfazione per il dato ottenuto dal sindaco di Firenze, considerate la divisione regnanti tra le componenti del PD locale che vedevano un netta affermazione di voti per Cuperlo poiché rappresentato dal consigliere di maggioranza Domenico Cammisa, dai coniglieri di minoranza Adele D’Angelo ed Elpidio Maisto e dall’ex consigliere comunale Elpidio Del Prete, che si sono dichiarati e prodigati suoi sostenitori”.
“Inoltre, come affermano tutti i partecipanti della sezione del partito di via De Gasperi, continueremo la nostra battaglia all’interno del partito per rinnovare totalmente la classe dirigenziale locale e per far spazio a giovani e persone che hanno a cuore il progetto democratico, nonché il ripristino di una discussione politica libera e proiettata al futuro. Non è stata invece molto chiara la posizione del segretario pro tempore dei Giovani Democratici, Davide D’Elia, dichiaratosi da sempre con annunci giornalistici, sostenitore di Renzi per poi accettare ed essere nominato in data 17/11/2013 delegato di Cuperlo alla Convenzione Provinciale di Caserta. Lo si invita pertanto, ad abbandonare quei metodi vecchi ed obsoleti, di saltare da un carro all’altro e di darsi una linea politica sostenendola in modo chiaro e trasparente, in ogni sede. Non si può dichiarare di sostenere la linea politica di Renzi e poi da un giorno all’altro votare e far votare contro”.