Tira aria di bufera nella maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco Giuseppe Sagliocco. Benché alcuni esponenti della minoranza in consiglio comunale abbiano fornito un serio alibi per celare le difficoltà che sta attraversando il centrodestra, ci sono una serie di questioni che il primo cittadino, prima o poi, dovrà affrontare pena l’ulteriore assottigliamento della coalizione che lo sostiene.

Il nodo più grande da sciogliere riguarda l’apporto di Domenico Palmieri. Il consigliere comunale, dopo aver lasciato l’Udc ed esser rimasto fedele al primo cittadino, rivendica, come da accordi, un assessorato. Sagliocco, fino a questo momento, ha sempre risposto picche ai nomi proposti da Palmieri.

Due per il momento i nomi bocciati dal primo cittadino: Nicola Palmieri, fratello maggiore e già più volte amministratore comunale della città e Giovanni Barbato. L’ex rappresentante dell’Udc, per il momento, non sta partecipando ai consigli comunali.

Questa mattina, inoltre, era assente anche Paolo Santulli. Da verificare la posizione dell’ex deputato azzurro che, secondo fonti affidabili, non avrebbe condiviso la scelta di lasciare all’opposizione la presidenza della commissione urbanistica.

C’è poi il nodo Di Grazia, Della Vecchia e Costanzo che stanno pressando il primo cittadino affinché assegni altre deleghe ai consiglieri comunali. I tre, in particolare, chiedono al sindaco di depotenziare l’assessore Elia Barbato (delegato al cimitero, ai lavori pubblici, acquedotto) con il quale sono da tempo in rotta di collisione. I tre contestano a Barbato una mancanza di condivisione delle scelte nelle deleghe di sua competenza.

Elia Barbato, intanto, insieme a Nicla Virgilio, si difenderà in una conferenza stampa dalle critiche arrivate dall’Udc sul progetto di riqualificazione di piazza Don Diana.

Meno problematica da gestire, infine, la questione legata a Raffaele Marino del Nuovo Psi. Marino è dispiaciuto perché fino ad adesso nulla è stato fatto per accogliere la sua richiesta di ricordare la dinastia dei Borbone con una strada o una piazza.

Attende un chiarimento anche Raffaele Marino deluso dal sindaco sia per il mancato avvio dell’iter per l’intitolazione di una strada o una piazza ad un esponente della dinastia borbonica. Marino sulla sua bacheca Facebook ha postato un detto popolare della zona che fa riferimento a Trentola Ducenta, comune d’origine del primo cittadino. Non pensiamo di sbagliare interpretandolo come un chiaro messaggio di sfiducia nei confronti del primo cittadino.

Angelo Golia

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