“Nonostante le ricostruzioni fantasiose e ai limiti del paradossale fatte da alcuni consiglieri comunali di maggioranza l’unica interpretazione possibile sul consiglio comunale lampo di ieri mattina è rappresentata dal fatto che il sindaco si è reso conto di non avere la maggioranza ed ha subito ordinato ai suoi di smobilitare”. A parlare è il consigliere comunale, eletto nelle fila di Noi Aversani, Paolo Galluccio che andando oltre le valutazioni politiche sulla seduta lampo del civico consesso che avrebbe dovuto discutere di piazza Crispi evidenzia un’altra problematica che sta rendendo complicato svolgere il ruolo di opposizione.
“Purtroppo – spiega – per questa amministrazione la trasparenza rappresenta soltanto uno slogan usato in campagna elettorale. La città deve sapere che ottenere gli atti per i consiglieri che hanno deciso di fare opposizione sta diventando sempre più difficile. In particolare devo denunciare quanto accaduto per piazza Crispi. Avevo chiesto al dirigente responsabile Giuseppe Nerone gli atti del contenzioso con la Ctp prima del consiglio comunale ma essi mi sono stati consegnate soltanto ieri pomeriggio dopo che il consiglio era saltato. Nerone ha motivato l’impossibilità di consegnare le carte perché dovevano esser viste prima da Sagliocco. Ora mi chiedo perché questo controllo preventivo? Perché questa consegna dopo aver fatto saltare il confronto in consiglio comunale?”.
Ma i dirigenti non sono l’oggetto della critica del giovane consigliere comunale: “Umanamente li comprendo – spiega – è difficile lavorare nel clima che si è instaurato in comune, dove tutto deve passare per la stanza del primo cittadino ma d’ora in avanti non accetterò più comportamenti di questo tipo che limitano la mia azione di verifica sugli atti di interesse generale”.
Angelo Golia