Indossando solo un tutu’ bianco, con le braccia ammanettate, una giovane ballerina russa ha interpretato in un giardino di Mosca, a -20 gradi, un brano del Lago dei Cigni alla vigilia della consegna al Cremlino da parte di Amnesty International di una petizione contro le leggi ”liberticide” russe. ”E’ l’immagine di una Russia commovente ma priva di liberta”’, scrive il giornale di opposizione Novaia Gazeta, dove lavorava anche Anna Politkovskaia. La notizia e’ stata ripresa da molti siti russi, che ne hanno trasmesso il video.
La ballerina, Aleksandra Portiannikova, ha danzato nei giardini della piazza di porta Iauski, non lontano dagli uffici dell’amministrazione presidenziale. Mentre volteggiava sulle punte dei piedi circondata dalla neve, alcuni militanti esponevano un cartello con una citazione attribuita a Putin: ”Una delle priorita’ dello stato e della societa’ deve essere il sostegno del movimento per la difesa dei diritti umani”. ”E’ un’azione contro le leggi che si approvano nel nostro Paese e ledono i diritti dell’uomo”, ha spiegato la ballerina, ricordando in particolare i provvedimenti che limitano il diritto di espressione, vietano la propaganda omosessuale tra minori e costringono le ong con fondi esteri a registrarsi come ”agenti stranieri”. ”Purtroppo nel nostro Paese si puo’ chiedere l’autorizzazione per una manifestazione solo in un posto dove nessuno, tranne i giornalisti, puo’ vederla”, ha aggiunto. Amnesty International ha raccolto oltre 300 firme in tutto il mondo, di cui 100 mila solo in Olanda, per abolire le ”leggi liberticide”.