Gallo Matese- Sono due i progetti presentati dal comune di Gallo Matese per risolvere le criticità esistenti nel sistema idrico integrato(acquedotto-fognario-depurazione). Progetti esecutivi e, quindi cantierabili, di cui il comune matesino ha chiesto un finanziamento consistente(quasi 10 milioni di euro) nel cosiddetto decreto di accelerazione spesa disposto dalla giunta Caldoro per non perdere fondi europei.
Il maggiore per importo(circa 7 milioni di euro) riguarda “ lavori di potenziamento degli obiettivi di servizio del sistema di drenaggio urbano e delle acque reflue” . Le ragioni di questa assoluta priorità si trovano illustrate in diversi passaggi delle delibere approvate dalla giunta Palumbo che ha eredito una situazione a dir poco difficile . “Il servizio della fognatura comunale di GALLO MATESE – è scritto nella prima- richiede lavori di potenziamento degli obiettivi di servizio. La sua attuale configurazione si è venuta formando per aggregazione episodica di vari tronchi, aggiunti anche per iniziative di emergenza, alla maglia di concezione originaria e per successive dotazioni di apparecchiature”. In un altro passaggio si sottolinea che “la topografia del centro abitato non permette di poter convogliare ,per gravità, tutte le acque reflue all’impianto di depurazione esistente,per cui circa la metà dell’abitato rimane escluso dal servizio di depurazione;
– si prevede la realizzazione di due impianti di sollevamento delle acque di pioggia,pertanto nelle zone non ancora servite sono state previste due reti separate,uno speco per le acque nere,che sono convogliate negli impianti di sollevamento ed uno speco per le acque di pioggia che scaricano in fossi esistenti” per cui “ per risolvere tale emergenza il Comune di Gallo Matese, non disponendo mezzi propri, al fine di procurare le risorse finanziarie necessarie per realizzare detti lavori intende partecipare in forma singola all’Avviso pubblico emesso ai sensi del Decreto Dirigenziale n. 89 del 04/12/2013 e presentare alla Regione Campania la proposta progettuale”. Significativo è quanto messo in luce nel parere favorevole di compatibilità con il Piano d’Ambito Napoli-Volturno da parte dell’ATO 2 Napoli–Volturno, che testualmente recita: “… per il Progetto sopra richiamato, l’istruttoria tecnica dello stesso ha evidenziato che gli interventi previsti risultano aderenti alle linee programmatiche previste dal Piano d’Ambito Napoli-Volturno. Nel caso specifico(riprendendo quanto dice la relazione tecnica del progettista ndr) poiché la topografia del centro abitato non permette di convogliare, per gravità, tutte le acque reflue dell’impianto di depurazione esistente, per cui circa la metà dell’abitato rimane escluso dal servizio di depurazione si prevede: – la realizzazione di due impianti di sollevamento e la razionalizzazione dell’intera rete fognaria comunale, essendo la sua attuale configurazione frutto di aggregazioni episodiche di vari tronchi, aggiunti anche per iniziative di emergenza, alla maglia di concezione originaria ormai fatiscente”. Si rileva che “l’opera è immediatamente appaltabile e che l’intervento è prioritario ed indifferibile per la salvaguardia ambientale del territorio comunale e gli interventi previsti risultano prioritari in quanto sono risolutivi per le emergenze igieniche e ambientali esistenti nel nucleo centrale di Gallo Matese e nella frazione “Vallelunga”. Il secondo progetto riguarda propriamente a la rete idrica .” il servizio dell’acquedotto comunale di GALLO MATESE necessita-dice l’atto di giunta di richiesta dei fondi- di lavori di potenziamento degli obiettivi di servizio in quanto la sua attuale configurazione si è formata per aggregazione episodica di vari tronchi, aggiunti anche per iniziative di emergenza, alla maglia di concezione originaria e per successive dotazioni di apparecchiature, per cui risulta indispensabile pervenire ad una utilizzazione ottimale degli impianti esistenti senza superare la soglia critica delle loro capacità e ad una distribuzione ottimale delle nuove condotte in relazione alle opere di alimentazione : per garantire una distribuzione ottimale si è determinato di suddividere la rete di distribuzione in due distinti servizi appoggiati ad un serbatoio da realizzare, ciò in considerazione dell’altimetria del territorio comunale che registra quote variabili lungo il suo sviluppo, e dall’inserimento del sistema di telecontrollo. In tal modo si riesce ad assicurare una pressione sufficiente in tutti i punti della zona da servire senza esclusione alcuna, evitando pressioni eccessive e dannose lungo la rete e ottenendo una maggiore elasticità, una indiscussa facilità di regolazione ed una economicità di servizio”.
Michele Martuscelli