“La polizia penitenziaria, a Poggioreale come in ogni altro carcere italiano, non ha nulla da nascondere”: lo afferma, in una nota, Donato Capece, segretario generale del Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziaria, in riferimento alla notizia dell’apertura di due inchieste (Procura e Dap) su presunte violente nell’istituto di pena.

Domani, fa sapere Capece, sarà in visita nel carcere napoletano. Visita “di solidarietà alle donne e agli uomini dei baschi azzurri che lavorano nel carcere probabilmente tra i più affollati in Europa con oltre 2.600 detenuti”. ”L’impegno del primo Sindacato della polizia penitenziaria, il Sappe, è sempre stato ed è quello di rendere il carcere una ‘casa di vetro’, cioè un luogo trasparente dove la società civile può e deve vederci ‘chiaro’ – afferma Capece – perché nulla abbiamo da nascondere ed anzi questo permetterà di far apprezzare il prezioso e fondamentale – ma ancora sconosciuto – lavoro svolto quotidianamente dalle donne e dagli uomini della polizia penitenziaria. Del carcere e dei baschi azzurri viene spesso diffusa un’immagine distorta, che trasmette all’opinione pubblica un’informazione parziale, non oggettiva e condizionata da pregiudizi. Non abbiamo, ripeto, nulla da nascondere e quindi sono certo che i poliziotti penitenziari di Poggioreale affronteranno con serenità ogni inchiesta e accertamento”.

 

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