Un sessantenne romano proprietario di 12 appartamenti, che dalla locazione regolarmente registrata di 8 di essi ricavava circa 7.000 euro al mese, negli ultimi anni ha omesso di dichiarare il ricco incasso risultato pari a 120.000 euro.

E’ quanto ha scoperto il Comando Provinciale della Guardia di Finanza impegnata nella lotta contro gli affitti in nero agli studenti della Capitale. Finora sono 2.900 le posizioni di potenziali evasori individuate grazie ai protocolli d’intesa con le Università romane e con Roma Capitale ed all’incrocio degli elenchi dei beneficiari di provvidenze pubbliche e di studenti alloggiati in abitazioni private con le banche dati in uso alla Guardia di Finanza. I primi controlli sono già partiti nei confronti di 260 persone, tra i quali il caso del sessantenne. Il prossimo 5 febbraio, inoltre, partirà il punto d’ascolto mobile dinanzi agli atenei per fornire informazioni, ricevere segnalazioni e registrare contratti di locazione in nero. Grazie alla crescente cooperazione interistituzionale, il numero e la celerità di esecuzione delle ispezioni sono, nel frattempo, sensibilmente cresciuti, con un incremento dei risultati che, nel solo settore delle locazioni immobiliari, tocca – fra somme evase e beni sequestrati – la quota di 27.000.000 di euro, pari al + 419% rispetto al 2012.

 

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