Il boss dell’ala stragista del clan dei Casalesi Giuseppe Setola, condannato all’ergastolo più volte, ha rivolto oggi accuse al pm antimafia Cesare Sirignano durante un’udienza del processo per estorsione agli imprenditori Passarelli.

Dopo avere ottenuto il permesso di rendere dichiarazioni spontanee, Setola si è rivolto al pm chiamandolo per nome e lo ha accusato di volere “sterminare la sua famiglia” facendo condannare parenti e amici.

L’autore della strage di Castel Volturno si è rivolto in maniera minacciosa al pm antimafia per tre volte durante l’udienza in corso davanti IV sezione del Tribunale (presidente Loredana Acierno) e analoghi episodi si sono verificati anche durante udienze di altri processi a suo carico che hanno visto dalla parte dell’accusa il pm antimafia Sirignano. Il magistrato ha ascoltato oggi anche Gennaro Cardillo, imprenditore accusato di favoreggiamento (aggravato dall’articolo 7) nei confronti di Setola e di altri componenti il suo gruppo: rispondendo alle domande del pm, Cardillo ha ammesso di avere visto un complice di Setola con cappello da cow-boy in testa, entrare nel locale Aramacao di sua proprietà, durante una cena con il boss Setola e i fratelli Passarelli, con un carrello colmo di armi. Setola ha ammesso di essersi incontrato con i Passarelli in quell’occasione armato di Ak47 e pistola. Secondo l’accusa i fratelli Passarelli furono oggetto di un’importante richiesta estorsiva in quell’occasione (si parla di 120mila euro). Sempre secondo le indagini, il clan di Setola, per costringere gli imprenditori a pagare, il 15 settembre del 2008 sparò numerosi colpi di pistola e mitra contro le saracinesche del supermercati Md discount di Villa Literno, una delle zone controllate da Setola, di proprietà degli imprenditori. A Gennaro Cardillo, l’11 luglio del 2010, è stato notificato un provvedimento di sequestro di beni tra cui figurava anche il noto e suggestivo lago d’Averno, citato da Omero nell’Odissea e da Virgilio nell’Eneide. In quell’occasione la DIA sequestrò a Cardillo anche l’agriturismo Terra mia, dove Setola è stato ospitato durante la latitanza, e la discoteca Aramacao.

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