NAPOLI – Come è ben noto a tutti gli operatori del comparto di laboratorio, nonché ai componenti della quinta commissione regionale Sanità, la riorganizzazione della rete dei laboratori di analisi in Campania è un atto obbligatorio ed inderogabile. Tanto discende sia dalla normativa nazionale, sia dal piano di rientro dal debito sanitario che prevede la riorganizzazione della rete dell’offerta, pubblica e privata, per i laboratori”. Così, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente nazionale di FederLab Italia, l’associazione maggiormente rappresentativa dei laboratori di analisi e dei centri privati accreditati.
“Se il capogruppo regionale del Pd Raffaele Topo non si avventurasse nella generica difesa di ciò che è indifendibile – aggiunge D’Anna – scoprirebbe, magari documentandosi meglio, che il Governo di centrosinistra ha inopinatamente tagliato le tariffe di remunerazione del 40 per cento rendendo, pertanto, necessaria, oltre che obbligatoria, la riorganizzazione della rete e la formazione di consorzi tra strutture le quali, pur mantenendo la propria individualità ed i relativi punti di accesso sul territorio, potranno, con le economie di scala che lo stesso sistema dei consorzi consente, recuperare gran parte del mancato introito dovuto al taglio delle tariffe”.
Non si comprende, infatti, rincara la dose il presidente di Federlab: “come possano i piccoli laboratori garantire prestazioni di qualità, effettivo rispetto dei requisiti di accreditamento ed i livelli occupazionali, erogando piccoli volumi di prestazioni con tariffe che allo stato non coprono neanche i costi di produzione delle rispettive prestazioni di laboratorio”.
“Il consigliere regionale Topo volga in un altro comparto il ruolo di capopopolo a caccia di facili consensi tra coloro che già debbono affrontare i guasti della sanità regionale (leggi debito sanitario) e le imposizioni legislative varate dai governi di centrosinistra” conclude D’Anna.